BiblioHUB: passato, presente e futuro della pubblica lettura

…Una parte assai larga dei … cittadini… rimaneva ancora estranea alla vita della biblioteca, specialmente nei ceti operai, artigiani e contadini. Questi potenziali lettori andavano cercati, avvicinati, educati […] con letture, presentazioni, recensioni. Ma non è tutto: restano i piccoli agglomerati rurali, le fattorie, le case coloniche. Ebbene, anche queste verranno raggiunte con un mezzo radicalmente nuovo, il bibliobus.
(Luciano Bianciardi)

                                                                          

Può sembrare anacronostico aprire con una citazione di Luciano Bianciardi la narrazione della genesi del BiblioHUB “veicolo mobile di diffusione di cultura, informazione e socialità per adulti e bambini, al servizio delle biblioteche pubbliche…”   Non è così, i principi ispiratori sono  i medesimi. Ieri si trattava di portare i libri ai lettori svantaggiati per cultura e per ubicazione geografica, oggi di mettere  a disposizione delle biblioteche, nelle periferie urbane ed in quelle geografiche, piattaforme polifunzionali multimediali “di informazioni su cultura, tempo libero e servizi al cittadino”.

Ieri Bianciardi  ed i  libri viaggiavano su un autofurgone Lancia 900 Ardea, “trasformato in bibliobus, con un ampio scaffale di fronte, a cinque palchetti, per uno sviluppo complessivo di circa venti metri di scaffalatura, capace quindi di un migliaio di volumetti…”

Il veicolo di oggi prende forma e nome da un progetto elaborato da Alterstudio Partners per conto di AIB nell’ambito della mostra Taking Care, Padiglione Italia, curata da TAM associati, alla 15° mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia.  In quella edizione, per la prima volta non si raccontarono semplicemente progetti in corso o  realizzati, si propose un nuovo progetto. Una sfida, quella proposta da TAM associati, volta a dimostrare come l’architettura possa fare la differenza “quando si prende cura degli individui e delle comunità, degli spazi e dei luoghi, dei principi e delle risorse” e possa dare vita, attraverso un dialogo con il mondo di esperienze e progetti propri  dell’associazionismo, ad un laboratorio sociale di sperimentazione e cambiamento.  Cinque  progetti per cinque dispositivi mobili pensati per cinque associazioni nazionali impegnate nel contrasto alla marginalità in aree periferiche del nostro Paese: AIB, Emergency, Legambiente, UISP e Libera.

A  2 anni di distanza sono 3 su 5 i dispositivi realizzati:  Articolo 10, Health box di presidio sanitario-assistenziale per  Emergency Ong Onlus; Sport box -per  UISP- impiegato  nella promozione dell’integrazione sociale attraverso lo sport ed in ultimo il BiblioHUB, dispositivo  mobile dell’AIB: punto di prestito di libri ed e-books scaricabili con Qr-code, vetrina di bookcrossing e hotspot wi-fi, laboratorio ludico didattico per bambini e luogo d’incontro. Presidio e strumento di partecipazione, di inclusione e coesione sociale .

Due anni possono apparire un lungo tempo di gestazione ma il tempo impiegato è quello dovuto a tutte quelle opere e creazioni che nascono dalla partecipazione di diversi attori ed in particolare:

  • Il tempo necessario al reperimento delle risorse: nulla sarebbe stato possibile senza il sostegno della Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane (DGAAP) – ufficio del MiBAC dedicato alla contemporaneità; dell’Ambasciata degli Stati Uniti a Roma; dell’Azienda speciale CSBNO, e degli sponsor tecnici Media Library On Line (MLOL), Linea Light e Promal srl Arredamento polifunzionale.
  • Il tempo per il passaggio di consegne seguito al  rinnovo delle cariche sociali dell’AIB – il progetto BiblioHUB prende avvio nel 2016 sotto la presidenza di Enrica Manenti  e trova la sua realizzazione sotto la Presidenza di Rosa Maiello.
  • Il tempo necessario all’esecuzione dei lavori nel rispetto del progetto architettonico. La realizzazione del dispositivo a cura della GGG elettromeccanica di Catania e coordinata a distanza da Alterstudio Partners società di architettura con sede in Milano, è stata particolarmente laboriosa data la grande attenzione posta nella definizione delle componenti dello scrigno. Tra i tanti piace ricordare il pannello  laterale microforato e retroilluminato in cui è rappresentata “una folla di volti di ogni età, autoritratti che tante persone hanno disegnato in un laboratorio“ che Alterstudio Partners aveva organizzato ad hoc con Guido Scarabottolo nella Biblioteca rionale “Venezia” di Milano.

Il viaggio del BiblioHUB, inizia il 23 luglio 2018 a Canicattini Bagni (SR) con la conferenza stampa di presentazione ed un brindisi inaugurale e successiva azione di supporto alla Biblioteca comunale “G. Agnello” nell’ambito delle manifestazioni del 15° Festival del Mediterraneo -pensato dall’Amministrazione comunale, per promuovere le letture ed i giochi per i più piccoli- proseguirà a Bagheria – per le prime 2 settimane di settembre 2018 – con una tappa  presso  la Scuola secondaria di primo grado Giosuè Carducci.

La terza settimana di settembre, segnerà la partenza dalla Sicilia e l’inizio della lenta risalita dello stivale in direzione di Roma dove il BiblioHUB giungerà in occasione della settima edizione del Bibliopride, quest’anno dedicato al tema dei nuovi modelli di biblioteca per nuovi lettori e nuovi territori. La breve tappa romana  rappresenterà così un’occasione  per una nuova presentazione di un “dispositivo” che, nell’immediato futuro, potrà svolgere un ruolo da protagonista.

Francesca Cadeddu

cadeddu@aib.it