BiblioVerifica e Lercio: due modi di combattere le bufale

Un incontro online promosso da Aib Lazio

Fake news, infodemia, fact checking sono termini ormai entrati nella quotidianità di ognuno di noi, soprattutto dopo mesi in cui l’informazione generalista è stata ovviamente egemonizzata da news sanitarie, a volte discordanti. Inutile negarlo: padroneggiare gli strumenti per maturare un pensiero critico costante non è facile, soprattutto se la diffusione di false notizie diventa uno strumento illecito. Aib Lazio ha voluto proporre un momento di riflessione proprio su questi argomenti, offrendo due punti di vista diversi: lunedì 21 giugno è “andato in onda” sui canali Aib Facebook e Youtube un incontro online dal titolo Antidoti contro le fake news: BiblioVerifica e Lercio. Damiano Orrù (BiblioVerifica) e Eddie Settembrini (Lercio) hanno saputo traghettare gli spettatori attraverso un interessante viaggio tra bufale e ironia, offrendo una panoramica completa in cui gli argomenti squisitamente biblioteconomici venivano arricchiti dagli assunti meramente giornalistici. Una menzione speciale merita la moderatrice dell’incontro, la vicepresidente regionale Maddalena Battaggia, che ha saputo creare la giusta amalgama tra i due interventi. BiblioVerifica è ormai una realtà consolidata del panorama culturale italiano, ma è sempre gradevole farsi trasportare dall’entusiasmo di Damiano Orrù, che ha narrato come l’attività di fact checking si sia sviluppata nel corso degli anni, anche a livello mondiale, e quanto queste buone pratiche riescano a permearsi nel nostro mondo biblioteconomico. La redazione che sta alla base di BiblioVerifica è formata da bibliotecari e archivisti, che, grazie alle peculiarità documentali tipiche di queste due figure professionali, mettono a disposizione della collettività la loro dimestichezza nell’utilizzo degli strumenti informatici, in una costante ricerca di dati e informazioni, applicando le indicazioni del Manifesto “How to Spot Fake News” divulgato dall’IFLA. L’intervento di Damiano ha lasciato in dote una lunga lista di strumenti di cui servirsi per far fronte alla disinformazione. Per chi ancora non conoscesse questo vero e proprio spazio social, il blog è liberamente consultabile all’indirizzo http://biblioverifica.altervista.org/info/. A seguire Eddie Settembrini ci ha introdotti nell’affascinante mondo di Lercio. È stata l’occasione per ripercorrere i successi del sito satirico, che grazie ad un’assidua produzione di false notizie è entrato ormai stabilmente nelle nostre cronologie di navigazione. Eddie ci ha offerto una veloce e intensa carrellata storica di notizie volutamente false, partendo dalle famose lettere-news del giovane Benjamin Franklin fino all’agnello condito da vivo dello chef Carlo Cracco, di Lerciana memoria, passando dalla notizia-burla di Samuel Clemens (pseudonimo di Mark Twain) sul ritrovamento dell’uomo pietrificato nel 1862. Una tradizione che affonda le proprie origini nel passato, con un intento prettamente satirico, mai illegale. È il mock journalism, dal verbo to mock, ovvero parodiare. Lercio, insieme ai suoi fratelli esteri, contribuisce a creare gli anticorpi contro le fake news, per citare le parole di Eddie, cerca cioè di sollecitare il senso critico del lettore. Spesso le notizie-satire di Lercio sono state riprese da importanti testate giornalistiche, senza però approfondirne la fonte, creando diversi imbarazzi. Il filo che lega BiblioVerifica e Lercio è proprio qui: la verifica delle fonti, ovvero il fact checking, per usare un anglicismo ormai diffuso. Perché nell’epoca della comunicazione di massa è indispensabile che il lettore sia in grado di distinguere il vero dal falso: gli strumenti sono alla portata di tutti. Basta saperli usare (e volerlo fare!).

Gabriele Romani, AIB Lazio

gabriele.romani@aib.it