Book Fair 2016. Bibliotecari francesi: diario di una esperienza bolognese

Alla vigilia dell’apertura della Fiera del libro di Bologna eravamo dieci bibliotecari francesi provenienti dalla regione Rhone-Alpes. Grazie all’aiuto di Jennifer Colombari dell’AIB Emilia-Romagna abbiamo visitato le più importanti biblioteche della città, desiderosi, l’indomani, di partecipare alla Fiera.

La Fiera

Book fair 2016

Book fair 2016

La maggior parte del gruppo non conosceva la Fiera e per questo motivo molti di noi sono rimasti sbalorditi dalle dimensioni, dalle tante presenze editoriali straniere, dai tanti giovani illustratori che facevano la fila davanti gli stand degli editori. Tutti hanno potuto parlare in francese, italiano o inglese con librari, editori o illustratori. Una visita allo stand dell’AIB ci ha potuto dare l’occasione di vedere una delle numerose mostre della Fiera e una pausa per ascoltare una conferenza dedicata alla traduzione di un romanzo per adolescenti. Insomma, una giornata non bastava per vedere tutto ed è stata una bellissima esperienza!

Le visite nelle biblioteche

L’Archiginnasio, l’Alliance Française e la Sala Borsa erano nel programma del nostro viaggio, ma alcuni di noi sono riusciti – fuori programma – a visitare la Biblioteca comunale del MAMBO e la Biblioteca d’Arte e di Storia che si trova nella vecchia chiesa di San Giorgio in Poggiale. Tutte le diverse biblioteche che ci hanno accolto, ci hanno dato un panorama del loro patrimonio e dei loro servizi al pubblico. E abbiamo avuto sempre la possibilità di parlare in francese con i bibliotecari bolognesi.

Incontri coi colleghi italiani

Durante questo viaggio di studio, i diversi incontri ci hanno dato una visione del lavoro di bibliotecario in Italia. L’accoglienza è sempre stata molto gentile, tutti sono stati molto cortesi, sia all’Archiginnasio, stupendo luogo di storia, di memoria e biblioteca patrimoniale, che alla Sala Borsa, altro posto importantissimo della cultura bolognese, dove si fanno progetti ambiziosi, come quello con gli adolescenti o ancora con i bambini piccoli. All’Alliance Française abbiamo scoperto la ricchezza degli incontri e delle mostre. Abbiamo tutti voglia di tornare e il soggiorno è stato troppo breve per prendere le giuste misure dell’ambiente ricchissimo della cultura di Bologna.

La nostra impressione sulla situazione delle biblioteche e dei bibliotecari in Italia

Durante il viaggio e nel corso delle visite, abbiamo avuto l’opportunità di chiacchierare con diversi bibliotecari e abbiamo appreso che la situazione italiana è molto simile a quella inglese: l’amministrazione centrale e quella comunale qualche

Biblioteca Archiginnasio

Biblioteca Archiginnasio

anno fa hanno bloccato il turn-over del personale e quindi, per esempio, in dieci anni l’Archiginnasio è passato da 70 a 38 unità di personale impiegato in biblioteca. Nessuna assunzione vuol dire nessuno concorso. Per rimanere aperte, le biblioteche pagano cooperative private per fare una parte della catalogazione, ma anche per l’accoglienza al pubblico. A poco a poco, la biblioteca si avvia a diventare sempre più aperta all’intervento dei privati: alla Sala Borsa, ad esempio, 35 persone lavorano per conto dell’amministrazione comunale e 40 persone hanno contratti privati. Questo può anche comportare anche una diminuzione della professionalizzazione. Per gli acquisti, la situazione non è migliore: i budget sempre più ridotti rendono difficile un incremento documentario efficacemente pianificato.

Per finire, anche per la programmazione culturale, molte biblioteche bolognesi non hanno soldi e devono ricorrere al partenariato con associazioni e altre istituzioni.

In conclusione, citiamo una visione molto pessimista di un bibliotecario bolognese a proposito del futuro delle biblioteche italiane: “privatizzazione o chiusura”. Speriamo che non abbia ragione.

Un gruppo di bibliotecari francesi