Elenchi dei professionisti dei beni culturali e procedure semplificate per i soci AIB

Da dicembre 2019 è attiva la piattaforma dei Professionisti dei beni culturali <http://professionisti.beniculturali.it/> con l’obiettivo di formare elenchi nazionali di figure professionali competenti a eseguire interventi sui beni culturali, in possesso dei requisiti individuati ai sensi della Legge 22 luglio 2014, n. 110. Questa legge modifica il Codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo n. 42 del 2004, introducendo l’Art. 9-bis, secondo il quale gli interventi operativi di tutela, protezione e conservazione dei beni culturali nonché quelli relativi alla valorizzazione e alla fruizione dei beni stessi, sono affidati alla responsabilità e all’attuazione, secondo le rispettive competenze, di archeologi, archivisti, bibliotecari, demoetnoantropologi, antropologi fisici, restauratori di beni culturali e collaboratori restauratori di beni culturali, esperti di diagnostica e di scienze e tecnologia applicate ai beni culturali e storici dell’arte, in possesso di adeguata formazione ed esperienza professionale.

Anche se la legge precisa che gli elenchi non costituiscono sotto alcuna forma albo professionale e che la mancata iscrizione agli stessi non preclude in alcun modo la possibilità di esercitare la professione, è interessante sapere che per i concorsi pubblici per bibliotecari, la logica presuppone che per il futuro si faccia riferimento alle competenze, abilità e conoscenze descritte all’interno del bando per il profilo bibliotecario individuato dal DM del 20 maggio 2019 n. 244 <http://professionisti.beniculturali.it/files/D.M._20_MAGGIO_2019_REP._244.pdf>, come specificato anche in una nota di Rosa Maiello <https://www.aib.it/struttura/osservatorio-lavoro-e-professione/2019/75235-elenchi-nazionali-professionisti-beni-culturali/>, Coordinatore dell’Osservatorio legislativo AIB e membro della Commissione consultiva, prevista dall’Art. 10 del presente Decreto ministeriale.

Altro aspetto interessante è che il Mibact stabilisce le modalità e i requisiti per l’iscrizione dei professionisti negli elenchi nazionali, nonché le modalità per la tenuta degli stessi elenchi nazionali, anche in collaborazione con le associazioni professionali di categoria e, fra queste, troviamo l’AIB.

L’Associazione Italiana Biblioteche, lo ricordiamo, è inserita nell’Elenco delle “associazioni professionali non organizzate in ordini o collegi” del Ministero dello Sviluppo economico, riconosciute ai sensi della legge 4/2013 e, in quanto tale, in grado di attestare la qualificazione professionale dei propri iscritti. Lo sa bene chi nel 2019, per conservare lo status di associato, ha dovuto affrontare, per la prima volta nella vita associativa, la verifica quinquennale dimostrando di possedere competenze e requisiti specifici, frutto di un costante aggiornamento professionale.

Il bibliotecario, il cui nominativo è già presente nell’Elenco dell’Associazione Italiana Biblioteche <https://www.aib.it/chi-siamo/elenco-associati/>, deve sapere che accederà ad una procedura on line semplificata, qualora intenda iscriversi anche all’Elenco nazionale dei profili professionali. Dopo aver proceduto alla registrazione sulla piattaforma ministeriale, al bibliotecario basterà dichiarare di possedere l’attestazione di qualificazione professionale rilasciata dall’AIB, scegliere la fascia di competenza del proprio profilo (Fasce I, II o III corrispondenti ai livelli del Quadro europeo delle qualifiche EQF 8, 7 e 6), ed in tal modo non dovrà presentare tutta la documentazione richiesta dal bando pubblico permanente per il profilo del bibliotecario, inerente i titoli professionali e culturali in possesso all’atto dell’iscrizione.

La positiva conclusione della procedura telematica determina l’iscrizione all’elenco. Ad una Commissione di verifica spetterà il compito di valutare il possesso dei requisiti e la correttezza della documentazione presentata, con la possibilità di richiedere al professionista opportune integrazioni in caso di incompletezza. Per quanto riguarda l’associato AIB, la Commissione di verifica chiederà all’interessato o all’AIB l’attestazione che, secondo il modello allegato al D.M. 244/2019, dovrà riportare la fascia d’inquadramento. Si tratta di un’attestazione più dettagliata, rispetto a quella già ricevuta al termine della verifica quinquennale, che dovrà essere richiesta espressamente dall’associato alla Commissione di attestazione AIB. A breve, la segreteria associati darà comunicazione sul sito <https://www.aib.it/> e mediante i canali di comunicazione ufficiali sulla procedura di richiesta dell’attestazione di qualifica professionale.

Al termine della verifica, la commissione ministeriale può confermare o meno l’inserimento in elenco e qualora i requisiti siano insufficienti all’inserimento nella fascia richiesta, la stessa iscrive d’ufficio l’interessato ad una fascia inferiore dell’elenco, inviandogli contestualmente una comunicazione.

L’iscrizione all’elenco non necessita di essere rinnovata e sul sito web della Direzione Generale Educazione, ricerca e istituti culturali del MIbact <https://dger.beniculturali.it/professioni/elenchi-nazionali-dei-professionisti/> sono disponibili documenti utili riguardanti riferimenti normativi, informazioni sintetiche relative al decreto ministeriale e al profilo professionale del bibliotecario <https://dger.beniculturali.it/wp-content/uploads/2019/08/BIBLIOTECARI.pdf>, e un elenco di FAQ <https://dger.beniculturali.it/elenchi-dei-professionisti-risposte-a-domande-frequenti/> che è sempre bene consultare prima di procedere all’iscrizione in piattaforma.

Alla luce della mia esperienza personale, posso confermare che ho impiegato dieci minuti per completare la procedura di iscrizione in piattaforma, proprio in virtù del fatto di essere una socia AIB, mentre un mio collega (non associato) ha impiegato qualche ora, dovendo recuperare i dati e la documentazione necessaria ai fini dell’iscrizione.

Gli elenchi ministeriali sono un ulteriore passo in avanti verso il riconoscimento della nostra professione e si inseriscono perfettamente nel percorso di tutela della dignità e del lavoro dei bibliotecari intrapreso con tenacia da AIB nel corso degli anni, con l’attività di monitoraggio della legislazione vigente e la presenza ai tavoli istituzionali. L’obiettivo per il futuro è accrescere la nostra forza associativa, cercando alleanze con tutti gli altri professionisti dei beni culturali e con il mondo della scuola – grazie anche alla offerta formativa qualificata <https://www.aib.it/attivita/formazione/> erogata da AIB con i corsi riconosciuti dal MIUR con Decreto 801 del 19 luglio 2017 – in modo da far sentire tutto il peso delle professioni intellettuali nella crescita culturale del Paese.

Manuela De Noia

Membro Osservatorio Formazione AIB

manuela.denoia@gmail.com