International Games Day 2016: restituzioni e riflessioni (parte 3: le poesie dorsali)

Le Poesie Dorsali

C’è chi ha coinvolto i colleghi, chi ha coinvolto gli utenti più affezionati, chi ha realizzato un contest o chi si è lasciato ispirare in solitudine: stiamo parlando delle 22 poesie dorsali che sono arrivate al gruppo di lavoro IGD Italia per il concorso nazionale organizzato in occasione dell’International Games Day @Your Library.

L’idea è nata sull’onda del contest internazionale proposto da American Library Association: tutte le biblioteche aderenti a IGD erano invitate a partecipare al gioco del telefono senza fili, chiamandosi al telefono da un capo all’altro del mondo per raccontarsi una notizia di gossip (gioco che abbiamo fatto sperimentare a colleghe e colleghi durante il nostro intervento a Stelline 2016). Obiettivo: “toccare con mano” la sempre maggiore diffusione dell’iniziativa e mettersi in contatto con colleghi che, da tutto il mondo, lavorano ai nostri stessi progetti per promuovere il gioco e il videogioco in biblioteca .

L’italia aderisce formalmente  a IGD dal 2014 e, grazie al gruppo di lavoro che si è autocostituito nel 2015, il numero di biblioteche aderenti è notevolmente aumentato: per questo motivo si è deciso di coinvolgere tutti i bibliotecari italiani in una sfida che li facesse sentire parte di un unico progetto.

L’idea delle poesie dorsali non è nuova: questo simpatico metodo di inventare poesie impilando i dorsi dei libri è venuta al graphic designer Silvano Belloni e alla giornalista Antonella Ottolina, che per anni hanno portato in giro questa idea in eventi e concorsi.

Li abbiamo quindi sentiti e abbiamo avuto il permesso di condividere la loro idea all’interno delle biblioteche.

I giudici che abbiamo invitato a collaborare con noi per questa iniziativa hanno accolto la proposta con grande entusiasmo: Maria Abenante, Vicepresidente AIB, Paolo Agrati, poeta e narratore, Davide ScartyDoc Passoni, musicista e poeta.

Tutti i giudici ci hanno raccontato che è stato un piacere leggere le poesie pervenute, in alcuni casi si sono divertiti, in altri si sono emozionati e via dicendo. Durante il periodo del concorso abbiamo visto scatenarsi sulle bacheche Facebook sia delle biblioteche in concorso, sia di altre biblioteche non aderenti a IGD, tantissime dorsali, segno questo che il gioco aveva raccolto grande consenso e che aveva risvegliato nei bibliotecari italiani la voglia di mettersi in gioco su un tema senza dubbio a loro molto caro.

Il giorno 26 novembre finalmente sono stati proclamati i vincitori: al primo posto la Biblioteca di Cornaredo (MI)  per aver composto una poesia complessa, ben strutturata con un senso logico profondo e nessun sentore che i dorsi siano stati connessi, utilizzando un numero incredibile di libri, (20!). Al secondo posto la Biblioteca di Sarezzo (BS) per aver composto una poesia che, nella sua brevità ed essenzialità, ha un’ironia geniale, stilisticamente sensata. Al terzo posto la Biblioteca di Cavriago (RE) per aver dato vita a una composizione illuminante e attualissima. Ironica e simpatica, affatto banale. Un premio speciale è stato inoltre assegnato all’unanimità alla Biblioteca “Annalisa Durante” di Napoli perché la poesia candidata mostra un forte legame con la realtà da cui proviene, che per tutti noi è un luogo eroico. La biblioteca di “frontiera” dedicata ad Annalisa Durante rappresenta un seme di speranza e di attesa in un quartiere che sale agli onori della cronaca prevalentemente per episodi negativi. Infine menzione d’onore alla Biblioteca Il Pertini di Cinisello Balsamo (MI) arrivata al quarto posto dopo una sofferta scelta da parte della giuria e che ha visto in leggero vantaggio Cavriago, classificato al terzo posto.

Tutte le poesie dorsali, sia quelle vincitrici sia le altre pervenute, sono disponibili sul blog: <https://internationalgamesdayitalia.wordpress.com/2016/11/26/poesiedorsali-2016-eccoivincitori/>.

L’impressione generale è che i bibliotecari si siano molto divertiti a partecipare a questo contest ludico che hanno probabilmente sentito vicino alle loro passioni letterarie, la vera sfida è adesso far passare l’idea che il gioco è non solo divertimento ma anche scambio di idee e possibilità di socializzazione e che le persone si lasciano coinvolgere quanto più l’argomento è di loro interesse: via libera quindi a giochi tematici anche molto diversi tra loro, per avere davvero una biblioteca inclusiva.

Dal canto nostro, la sfida per il prossimo anno, sarà molto difficile: trovare un gioco che appassioni più delle poesie dorsali sarà il nostro impegno dei prossimi mesi!


di Debora Mapelli per IGD Italia <igd.italy@gmail.com>