La nuova Biblioteca dell’Associazione bancaria italiana

In pieno centro a Roma, nell’elegante e sontuoso Palazzo fatto costruire nel 1675 come residenza ufficiale dei principi Altieri, ha riaperto i battenti la Biblioteca dell’ABI (Associazione Bancaria Italiana), una preziosa raccolta di oltre 10.000 volumi.

La Biblioteca, dopo essere stata ospitata per molti anni all’interno del Palazzo in locali modesti e spazi troppo limitati, ha finalmente trovato la sua definitiva sistemazione nelle Scuderie, situate sul retro del palazzo e ristrutturate su progetto dell’architetto Gae Aulenti: gli ambienti, moderni e funzionali, realizzano un perfetto equilibrio di armonia ed eleganza, e l’alternanza di legno e cristallo rende lo spazio accogliente e caldo.

Biblioteca ABILa Biblioteca può così mettere a disposizione del pubblico il suo ricco patrimonio librario: si tratta di pubblicazioni assai pregevoli, per la maggior parte le cosiddette “Strenne natalizie”, che le banche hanno l’abitudine di donare in occasione del Natale ai più affezionati e facoltosi clienti, oppure a personalità di spicco nell’ambito politico, economico e finanziario. Questa è una caratteristica peculiare delle banche italiane che vantano un’antica tradizione di mecenatismo che, a partire dal Rinascimento, ha contraddistinto le grandi famiglie di banchieri italiani (Scrovegni, Medici, Tornabuoni, Davanzati), ma anche in tempi assai più recenti (come per esempio la famiglia Mattioli), e che Umberto Eco ha indicato come un “fenomeno unico al mondo”. La raccolta si compone di volumi di arte, archeologia, architettura, ma anche di letteratura, tradizioni locali, musica, storia economica, ecc., pubblicati a partire dalla metà dell’Ottocento. Molte di queste opere sono edizioni rare, a tiratura limitata, fuori commercio e non facilmente reperibili nelle biblioteche. Rappresentano un’editoria d’arte, di elegante veste editoriale, che nel corso degli anni si è sviluppata e si è rinnovata, passando a forme di sponsorizzazione e finanziamenti cospicui. La Biblioteca dell’ABI ha aderito al sistema bibliotecario nazionale (SBN) entrando a far parte del polo degli istituti culturali di Roma, e quindi il suo catalogo, consultabile anche on-line, consente di verificare la presenza di opere di altissimo livello, che altrimenti sarebbero sconosciute e irreperibili.

In occasione dell’inaugurazione della Biblioteca, mercoledì 11 febbraio, il Presidente dell’ABI, Antonio Patuelli, ha sostenuto l’importanza di questa iniziativa che si presenta controcorrente, nel momento in cui sembra che le biblioteche stiano cedendo il passo alla tecnologia, ed ha ribadito che invece proprio questo tipo di operazioni offre la possibilità di continuare e di sviluppare queste forme d’arte e di cultura per le quali il nostro Paese spicca come modello nel mondo intero. Ciò dimostra certamente l’impegno concreto degli istituti bancari nei confronti della cultura, e anche l’importanza delle piccole realtà locali, attive sul territorio e messe in risalto grazie al finanziamento di pubblicazioni che ne evidenziano la ricchezza e la validità artistica e culturale.

Nei locali della Biblioteca sono in mostra opere significative e rappresentative del suo patrimonio, suddivise in otto aree tematiche: pittura, scultura, architettura, archeologia, territorio, miscellanea (volumi di varie forme di arte), storia economica e del pensiero, “Fuori posto?” (pluralità di soggetti non propriamente allineati con gli altri filoni dell’editoria bancaria presente).

Fra le opere maggiormente preziose e significative sono alcune edizioni anastatiche di grande valore, come la “Bibbia” di Borso d’Este (l’originale è conservato alla Biblioteca Estense di Modena), le “Cento tavole del Codice Resta” (codice donato dal Padre Sebastiano Resta e conservato presso la Biblioteca Ambrosiana a Milano, che raccoglie disegni di artisti famosissimi come Botticelli, Raffaello, Guercino, ecc.), la raccolta “Campi Phlegraei” (copia facsimile del volume pubblicato nel 1776), i “Disegni di Michelangelo”, l’edizione dei disegni, acquerelli e pitture “Les Déjeuneurs” di Picasso, ecc.; alcune collane, come “Antica madre” pubblicata dall’editore Scheiwiller per il Credito Italiano.

L’attività editoriale si colloca in un più vasto piano d’azione delle banche italiane, che intende offrire un prezioso contributo alla valorizzazione dell’impareggiabile patrimonio artistico e culturale, e nel quale rientra anche l’organizzazione di manifestazioni come il “Festival della cultura creativa” e l’“Invito a Palazzo”, che ogni anno apre le porte a numerosissimi visitatori.

La Biblioteca, aperta agli studiosi e ai ricercatori, servirà anche a far conoscere e a far da cassa di risonanza per tutte queste pregevoli iniziative che promuovono lo sviluppo artistico e culturale del nostro Paese.

M. Patrizia Calabresi – Biblioteca nazionale centrale di Roma bnc-rm.bibliografia(at)beniculturali.it