“Parliamone in Biblioteca AIB” 8° Incontro: Irene Ranaldi, Passeggiando nella periferia romana: la nascita delle borgate storiche

“Parliamone in Biblioteca AIB” 8° Incontro:  Irene Ranaldi, Passeggiando nella periferia romana: la nascita delle borgate storiche

L’autrice, una sociologa alla ricerca delle origini di un territorio, le sinergie che si intrecciano tra le biblioteche e il territorio: ecco, in estrema sintesi, l’argomento dell’ ottavo incontro “Parliamone in biblioteca” che si è tenuto presso la biblioteca AIB lunedì 8 aprile  scorso.

Erano presenti Irene Ranaldi, autrice del volume Passeggiando nella periferia romana: la nascita delle borgate storiche, Iacobellieditore, Lucia Vitaletti, responsabile della biblioteca del Comune di Roma – San Basilio e  Desirée de Stefano della Biblioteca Nazionale Centrale.

Dopo i saluti della Presidente di AIB Lazio Chiara De Vecchis, si è dato spazio all’autrice che ha  illustrato il suo volume. Irene Ranaldi, sociologa e giornalista,  ha fondato una associazione chiamata “L’Ottavo Colle” (www.ottavocolle.com )che organizza visite guidate nella periferia romana. Il volume prende in esame, dedicando a ciascuna un capitolo, le 12 borgate storiche romane, nate con il piano regolatore del 1935 e progettate dall’architetto Piacentini, volute fortemente dal regime  fascista per sanare situazioni di invivibilità del centro storico ma con la determinazione di spostare i ceti sociali popolari  in periferia.

Le borgate, rivisitate da film e libri di autori rilevanti come Pasolini, Moravia e Morante, hanno suscitato l’interesse della scrittrice che ha deciso di organizzare degli itinerari in questi luoghi, spesso partendo dalla biblioteca della borgata. L’autrice ha dunque  illustrato lo specifico della periferia romana, scenario di lotte sociali e contestazioni a partire dalla Resistenza sino agli anni di piombo e che  oggi si intreccia con lo sviluppo della street art

Da parte sua Lucia Vitaletti, come responsabile di una biblioteca comunale in una di queste borgate, ha sottolineato che le 39 biblioteche di Roma Capitale, riunite sotto l’istituzione di biblioteche di Roma,  abbiano una vitalità diversa in base al contesto territoriale ma anche alcuni punti in comune:  tutte ospitano studenti universitari che hanno bisogno di spazi per studiare; questa necessità è sentita sia al centro che in periferia e rivela  come la carenza di aree dedicate allo studio nelle università sia diffusa. Inoltre le biblioteche in periferia, alcune  nate dagli spazi occupati precedentemente dai centri culturali, ospitano e fanno regolarmente rete con le associazioni territoriali, offrono attività varie come proiezioni di film e, in generale, tutte si confrontano con le necessità del contesto.

Infine  Desirée  De Stefano ha sottolineato quanto verificato nei  suoi studi di dottorato sull’impatto sociale delle biblioteche che colmano il vuoto dei servizi sul territorio e sui bibliotecari che, con le loro competenze, sopperiscono a molte lacune, facendo ponte tra scuole, associazioni e cittadini.

Una riflessione dell’autrice, maturata nella sua consuetudine con le borgate, l’ “ottavo colle”, è quella per cui  lo spirito dei costruttori di quell’epoca era comunque caratterizzato da una maggiore responsabilità sociale tale da rendere, almeno in partenza, quei luoghi vivibili e umani. Anche per questo ha chiesto ai presenti, che hanno accolto con favore l’invito, a partecipare alle sue passeggiate per verificare ed approfondire.

 

Paola Maddaluno