#1Lib1Ref: il reference che anticipa le domande degli utenti

wikimediaIl 15 gennaio scorso Wikipedia ha compiuto 15 anni, esattamente la metà di quelli del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) – che nel 2016 ne festeggia 30 – e circa 2300 in meno della più antica biblioteca pubblica del mondo, quella di Alessandria d’Egitto. Come tutti i giovani brillanti, Wikipedia non si stanca mai di costruire soluzioni nuove ed efficienti per la diffusione del sapere, facendo però tesoro del patrimonio di conoscenze già esistenti perché “siamo nani sulle spalle di giganti”.
The Wikipedia Library è un movimento nato nel 2013, all’interno della grande famiglia Wikimedia, che si occupa principalmente di reperire fonti che supportino il lavoro degli estensori di Wikipedia. A dicembre Alex Stinson, il project manager di The Wikipedia Library, ha chiamato a raccolta i volontari interessati per coinvolgere i bibliotecari nei festeggiamenti per il compleanno di Wikipedia, lanciando la campagna #1Lib1Ref. Se pur in Italia non esista ancora un vero local brunch (una ramificazione locale ufficiale) della Wikipedia Library, i volontari hanno comunque ritenuto di farsi portavoce della campagna, non solo sposando l’iniziativa in sé ma considerandola – come nelle intenzioni dello stesso Stinson – una cassa di risonanza per i progetti GLAM.
#1Lib1Ref (One librarian, one reference/Un bibliotecario, una fonte) è un’idea semplice e grandiosa allo stesso tempo, volta a valorizzare e mettere a disposizione della comunità dei lettori dell’enciclopedia una delle skills caratterizzanti della professione bibliotecaria, ovvero la capacità di rispondere alle domande di reference fornendo fonti attendibili – competenza essenziale in una biblioteca pubblica come in una accademica, nel piccolo paese o nella grande città -. Dal 15 al 23 gennaio i bibliotecari di tutto il mondo sono stati invitati ad aggiungere una fonte affidabile ad un articolo di Wikipedia che ne fosse carente o del tutto privo, condividendo la modifica sulle piattaforme social con l’hashtag #1Lib1Ref.

Tra il 17 dicembre 2015 e il 29 gennaio 2016 sono state apportate complessivamente 1.216 modifiche – riportanti il tag #1Lib1Ref – su 868 pagine, da 322 utenti e in 9 lingue: inglese (793), catalano (244), francese (88), olandese (40), italiano (30), spagnolo (16), tedesco (3), norvegese (1), svedese (1). Sembra però, da ciò che si può leggere sui social, che nella versione inglese un quarto, se non addirittura la metà, delle modifiche sia stata fatta senza login, così come nella Wikipedia in Catalano. Ciò significa che gli edits complessivi sarebbero in realtà circa 2000.

In alcune biblioteche, soprattutto americane ma ugualmente ad esempio alla National Library of Wales, sono stati organizzati editathon e competizioni giocose tra colleghi per aggiungere il maggior numero possibile di citazioni.

La partecipazione italiana può essere considerata positiva, tenendo presente che contributori italiani hanno effettuato modifiche anche in altre lingue. La pagina del progetto tradotta in italiano, a gennaio, è stata visualizzata 666 volte; sono circa 20.000 invece le visualizzazioni della pagina in inglese messa online a fine novembre. Certo in Italia la collaborazione tra Wikimedia e le istituzioni della cultura, nell’ambito dei progetti GLAM è ormai consolidata e c’è un alto numero di bibliotecari-contributori di Wikipedia: solo nella Categoria:Wikibibliotecari – “Lista di bibliotecari interessati alla collaborazione professionale con Wikipedia” se ne contano 15, ma siamo certi che là fuori se ne nascondano molti di più (qualche decina sono gli iscritti alla lista di discussione italiana tra wikipediani e bibliotecari). La diffusione della campagna su siti web istituzionali e non, su i blog e sui social è stata generalmente ampia, anche grazie a partner importanti come OCLC, la Digital Library Federation, l’ALA_LITA, l’IFLA e numerosi altri. Sono stati stimati circa 1000 tweets con l’hashtag #1Lib1Ref, e una cinquantina di blog e testate periodiche professionali hanno dato notizia dell’evento.

Be-like-Bill-1lib1refSi è trattato di una campagna ambiziosa scaturita da una valutazione quasi elementare ovvero che nella Wikipedia in inglese ci sono circa 200.000 voci senza fonti e che solo negli Stati Uniti sono in servizio 160.000 bibliotecari: in altre parole, se tutti i bibliotecari americani avessero aderito ad #1Lib1Ref, la Wikipedia in inglese avrebbe accresciuto in maniera esponenziale il proprio livello di affidabilità; lo stesso discorso è potenzialmente valido per tutte le altre edizioni dell’enciclopedia. La storia recente del web insegna che a pensare in grande qualche volta ci si prende – basti ricordare che all’inizio della carriera Sergey Brin e Larry Page erano ritenuti folli per quella loro mania di voler indicizzare tutto il web – ma probabilmente l’iniziativa è stata lanciata un po’ in ritardo, appena un mese prima dell’evento, e in un periodo, quello delle festività natalizie, in cui almeno in Italia le biblioteche sono spesso chiuse. In ogni caso, pur nella sua versione pilota, il progetto è riuscito a far passare il messaggio e l’uso dell’hashtag è ancora in corso. Alex Stinson ha dichiarato di voler riproporre l’iniziativa in maniera più strutturata perché, al di là dei numeri, i vantaggi per entrambe le parti sono evidenti: per le biblioteche è un modo per valorizzare sia le risorse locali sia la professionalità dei bibliotecari, moltiplicando l’impatto delle tradizionali risposte di reference o addirittura, in qualche modo, “anticipandole”; Wikipedia invece riesce ad attirare sempre più professionisti dell’informazione nella propria Rete e guadagna parte di quella credibilità che le biblioteche si sono costruite in millenni di storia. Come ha scherzosamente fatto notare una collega della Auburn City Library (AU): “After all, even an organisation as big as Wikipedia asked us for some help which just goes to show: Everyone needs Librarians!”.

Chiara StortiChiara Storti – Rete bibliotecaria di Romagna e San Marino / Wikimedia Italia storti.chiara(at)gmail.com