Todi, Italia: due chiacchiere su Fabiola Bernardini

Sul caso “Bernardini” su cui l’AIB  ha già preso una posizione ufficiale, interviene Danila Bonito, dell’Ufficio Stampa dell’Associazione.

Non ci saranno questa estate a Todi per bambini e ragazzi i laboratori creativi che consentivano loro di trascorrere del tempo nella biblioteca di Todi impegnati in qualcosa di divertente e insieme stimolante. Fabiola Bernardini ne aveva fatto richiesta come da prassi in aprile ma poi è stata letteralmente travolta da una vicenda di cui è tuttora protagonista suo malgrado. Un trasferimento d’ufficio al settore Urbanistica del piccolo comune umbro motivato inizialmente da una rotazione prevista dalla legge anticorruzione (vale per i dirigenti maggiormente esposti al rischio di corruzione, e non è il caso della Biblioteca che spende solo 15.000 euro l’anno, e poi l’ANAC di Cantone ha chiarito che “non si deve dare luogo a misure di rotazione se esse comportano la sottrazione di competenze professionali specialistiche da uffici cui sono affidate attività ad elevato contenuto tecnico”), poi da un regolamento del 2005 che parla di “efficientamento”. Fabiola Bernardini, un curriculum specchiato di tutto rispetto, esperta di libri antichi, artefice del successo della biblioteca del piccolo comune (oltre 12.000 visitatori l’anno) alla richiesta del sindaco Ruggiano e della giunta di elencare i libri per ragazzi  (0-14 anni)che possano indurre a un concetto di famiglia omogenitoriale, omosessuale e transessuale ha presentato l’elenco completo dei 4500 libri presenti nella sua biblioteca  con i criteri con cui sono stati scelti in base a progetti nazionali e internazionali. Il suo non era certo un gesto provocatorio. Difficile stabilire con che criterio un gatto non può allevare da solo una gabbianella o due pinguini un uovo. Se la vicenda in cui Fabiola si è trovata coinvolta non fosse pericolosamente delirante se ne potrebbe trarne una pièce comica. Si mobilita l’AIB,  la stampa, il mondo politico, i professori universitari umbri e non solo, scrittori e intellettuali. Una giunta di destra, quella di Todi, e una pericolosa pasdaran, Fabiola, forse con simpatie di sinistra che mette in mano ai ragazzini libri con pericolosi messaggi destinati a orientarne la sessualità (ovviamente i giovani studenti non usano né internet, né guardano la tv…). Non solo, Fabiola Bernardini ha partecipato alle celebrazioni dell’ANPI per il 25 aprile ed è stata vista su un prato, dispensatrice di merende in occasione della festa delle famiglie Arcobaleno. Un’estate difficile quella che si prospetta per Fabiola Bernardini alle prese con la solidarietà del piccolo comune (5000 abitanti nel centro storico) con le lettere di sostegno dei tanti ragazzi  ex maturandi che l’hanno conosciuta bene negli ultimi vent’anni, con un telefono che squilla incessantemente perché in tanti vorrebbero intervistarla. Soprattutto un’estate piena di incognite. Sarà costretta  a lasciare la sua amata biblioteca o la giunta di Todi sotto la spinta di quello che sta diventando un movimento di opinione arriverà a più miti consigli e a proposito di “efficientamento” si renderà conto che nel settore urbanistica una esperta di codicologia potrebbe dare veramente un contributo  ridicolo nel merito?

 

Danila Bonito

Ufficio stampa AIB

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