Futuro “attuale” e servizi bibliotecari

Dopo l’Assemblea del CER lombardo il 27 ottobre scorso, si è tenuto il seminario “Library Trends: suggestioni e nuove proposte dal contesto IFLA”. Gli interventi di colleghi attivi nell’IFLA sono stati illuminanti per evidenziare temi dibattuti internazionalmente circa la società dell’informazione e gli impatti in campo bibliotecario. Con riferimento all’IFLA Trend Report, si osserva che dai i 5 Trend considerati emerge l’internazionalizzazione dei servizi che gestiscono il digitale e cresce la necessità di partenariato con soggetti nuovi,. che offrono opportunità, ma tracciano al contempo direzioni vincolanti per lo sviluppo professionale. Crescono la consapevolezza e la responsabilità di condivisione di risorse tecniche e organizzative, di contenuti, di strutture e dell’evoluzione rapida delle professioni e servizi librari, informativi-documentari. I servizi sono sempre più sofisticati, mentre le fonti complesse e i documenti sempre più immateriali con implicazioni tecnologiche e conseguenze ancora poco analizzate. Imprescindibile è l’aggiornamento continuo.

Tammaro ha tratto spunti dalla Lyon Declaration per l’accesso all’informazione e allo sviluppo, emanata al recente congresso 2014 a Lione. La Dichiarazione ha lo scopo di promuovere un’attività di advocacy per le biblioteche e occorre diffonderla e farla sottoscrivere il più possibile. I valori dell’IFLA si concentrano nella garanzia dei diritti umani indicati nella Dichiarazione dei diritti umani (Art. 19). L’IFLA rappresenta la voce di tutte le biblioteche per assicurare a tutti, senza discriminazioni, l’accesso universale all’informazione per facilitare lo sviluppo (IFLA Strategic Planning). Il diritto all’informazione non figurava tra i Millennium Development Goals (MDG), stabiliti dalle nazioni Unite nel 2000. Nel 2013 l’IFLA si è inserita nel processo di elaborazione degli MDG post 2015, riuscendo a farlo introdurre nel Rapporto finale delle Nazioni Unite.

Fontanin ha introdotto la “formazione professionale” continua di chi gestisce l’informazione e si muove in mezzo allo sviluppo della tecnologia, che deve evolvere verso un atteggiamento di continua attenzione a ciò che avviene. I bibliotecari, per servire le loro comunità e le istituzioni, devono assumere un ruolo proattivo e porsi come anelli di collegamento tra l’informazione e la sua fruizione, con tutti i mezzi che la tecnologia offre, le opportunità di apprendimento aumenteranno, e l’apprendimento permanente, non formale e informale, acquisirà un valore aggiunto.

Per l’ambito biblioteche di pubblica lettura Di Tillio ha rappresentato interessanti indicatori di statistiche a confronto. La sezione IFLA sulle biblioteche metropolitane, ha raccolto dati statistici sulle performance (unica iniziativa su scala globale). Risulta da test di confronto fra sistemi bibliotecari un posizionamento nel ranking internazionale e punti di forza/criticità utili supporti alla gestione e all’advocacy. Spunti di riflessione sono emersi sulle biblioteche pubbliche, per la rinascita degli spazi fisici, nuovi usi delle tecnologie, una disintermediazione sempre più spinta degli utenti, una maggiore attenzione ai loro comportamenti, per il branding dei servizi.

Cassella ha considerato le nuove sfide nella società dell’informazione diffusa per le biblioteche accademiche, trasformate dalle tecnologie. Diversi sono i punti di contatto con i 5 Trend IFLA. La biblioteca digitale continua inarrestabile a svilupparsi, prevale il modello di biblioteca che interagisce nel lavoro dei suoi utenti. Il digitale e l’Open Access potenziano l’accesso all’informazione dei cittadini.(T1) La biblioteca accademica assume un ruolo importante rispetto alla “terza missione” dell’università: quella culturale, quindi una missione sociale. Rispetto all’apprendimento affianca i docenti nella realizzazione di MOOCs (Massively Open Online Course), e uno forte verso i cittadini.(T2). Agisce educando i suoi utenti alla conoscenza della normativa sulla privacy e all’utilizzo consapevole dei dati (T3). Emergono temi innovativi e ruolo delle biblioteche accademiche su open data, gestione e curation dei dati della ricerca (T4). Le biblioteche accademiche devono educare i propri utenti ad un uso consapevole della tecnologia e sui problemi e le prospettive da essa indotte .(T5)

Marquardt ha dato conto dell’attività dell’IFLA School Libraries e IASL per le biblioteche scolastiche, con panoramica sul dibattito internazionale, sulla necessità di sostenere lo sviluppo di questa tipologia di biblioteca per un più efficace raggiungimento degli obiettivi didattici e culturali. Accenna all’”International School Library Month” (IASL) considerati i benefici ottenuti in termini di successo formativo, acquisizione di competenze funzionali e trasversali, ben oltre la comunità scolastica. Segnala la pubblicazione Global Perspectives on School Libraries (IFLA Publication, 148) e un pacchetto formativo di advocacy della BSLA-Building Strong Library Associations, e accenna alle prossime linee guida IFLA/Unesco.

Ornella FoglieniOrnella Foglieni – Delegata AIB IFLA Preservation and Conservation Section – ofoglie@gmail.com