4 passi in biblioteca….si parte!

L’inaugurazione della Rassegna 4 passi in Biblioteca percorso formativo e esperienziale nel Lazio

L’AIB Sezione Lazio ha inaugurato, lo scorso 9 marzo, la Rassegna 4 passi in Biblioteca: un ciclo di visite formative e di incontri che mirano a facilitare la diffusione di buone pratiche, l’interazione, l’osmosi, la scoperta e creazione di nuove forme di sinergia e collaborazione tra i bibliotecari ed i professionisti del settore nel Lazio. La Rassegna è aperta anche a studenti e più in generale a coloro che amano le biblioteche e la cultura, sempre alla ricerca di nuovi stimoli.

Il percorso formativo e esperienziale coinvolgerà tutto il Lazio, secondo una direttrice che si muove da Roma verso l’esterno, toccando tutte le province: Frosinone, Latina, Rieti, Viterbo ed infine Roma. Comprenderà sia le biblioteche specialistiche e di conservazione – siano esse ecclesiastiche o statali – che quelle comunali di pubblica lettura, come due facce d’una stessa medaglia al cui centro si trovano sempre l’utente e i suoi bisogni, anche quelli di cui a volte non si è consapevoli ma che finiscono per emergere nel viaggio in biblioteca.

Con questo programma ambizioso e uno spirito decisamente primaverile, nonostante la minacciosa pioggia battente, sabato 9 marzo ci siamo mossi da Roma verso la provincia di Frosinone, destinazione: la Biblioteca Statale del Monumento Nazionale di Casamari. Siamo stati accolti dalla comunità dell’Abbazia e sapientemente guidati nella visita al complesso monastico e alla chiesa abbaziale, con dettagli e suggestioni culturali che hanno reso maggiormente comprensibile il contesto storico, culturale e sociale della Biblioteca. Il Direttore, p. Alberto Coratti, spiritoso e accogliente, ci ha condotto nella sala di consultazione principale dove siamo rimasti incantati dall’ambiente luminoso, dalle scale a chiocciola dei ballatoi e dai tesori custoditi; su tutto dominava la sensazione di essere avvolti in una dimensione quasi metafisica, dal profumo dei libri e dal color legno delle scaffalature d’epoca. Intesa la descrizione della storia della biblioteca e dei suoi fondi, a cui è seguita l’analisi ed il confronto sull’utenza di una biblioteca storica Monumento Nazionale, con le relative necessità e criticità; è emersa, con evidenza disarmante, la carenza di bibliotecari professionisti e catalogatori e la conseguente instabilità del lavoro e del soddisfacimento dei bisogni dell’utenza, ai quali spesso si riesce ad assolvere solo grazie all’iniziativa personale e volontaria. L’umidità piovosa della mattinata è stata spazzata via da un buon pranzo, davanti ad uno scoppiettante caminetto, tra buon vino, pietanze locali, confronto su quanto appreso e visto e chiacchiere varie!

Rinfrancati e curiosi siamo giunti a Ferentino e dopo una piacevole camminata nel centro storico siamo giunti alla Biblioteca Diocesana e all’Archivio Storico del Seminario Vescovile. La Direttrice Luisa Alonzi ed i suoi collaboratori hanno condiviso con noi l’impressionante sviluppo della loro biblioteca, una biblioteca ecclesiastica, strettamente connessa all’ente che la conserva, il Seminario Vescovile, che fino a qualche anno fa era unicamente luogo di formazione per giovani sacerdoti diocesani. Oggi la Biblioteca Diocesana è nella rete delle biblioteche regionali, OBR (Organizzazione Bibliotecaria Regionale), e aderisce all’Anagrafe dei Beni Culturali ecclesiastici; con intelligenza e ascolto del territorio ha saputo coniugare la specificità della propria mission con le esigenze ed i bisogni reali e potenziali dell’utenza, non snaturando, ma arricchendo e ampliando i propri confini. Accanto alla sala di consultazione dedicata ad accademici, studiosi del settore, ricercatori, universitari, studenti, seminaristi e sacerdoti, ecco aprirsi una sezione bambini e ragazzi da 0 a 15 anni, con spazi morbidi, arredi e segnature adeguate e tanti interessanti progetti ad hoc. Una biblioteca viva che possiamo davvero definire parte integrante e attiva della comunità educante del territorio. Il confronto è stato stimolante. Abbiamo avuto modo di visitare anche l’Archivio Storico ed infine il Museo, ricco di pezzi unici e ben organizzato sotto il profilo museale.

La giornata è stata intensa: abbiamo mosso i primi passi verso nuovi obiettivi di formazione e di dialogo possibili, facendo esperienza, insieme, delle varie anime della biblioteca, luogo di conservazione, di studio, di approfondimento culturale, di aggregazione e meraviglia, del libro manufatto, tesoro, veicolo di cultura… in continua evoluzione. Al di là, poi, del carattere scientifico dell’evento, ci piace sottolineare come, grazie a tali iniziative AIB diventi luogo di incontri, conoscenza, condivisione, scambi tra professionisti, trasformando quella che è una relazione professionale in Relazione con la R maiuscola, la Relazione umana che rimarrà sempre dentro di noi, lasciando un segno di affinità e di calore che riscalda l’anima: questo è, per noi, il senso più autentico, più vero, più importante del far parte dell’AIB: AIB, quindi come Comunità, certo scientifica, in cui possono nascere profonde relazioni umane tra tutte e tutti.

Donatella Bellardini, CER Aib-Lazio, donatella.bellardini@aib.it.

Giulio Marconi, CER Aib-Lazio, giulio.marconi@aib.it