Assaggi di cooperazione europea

Una staff mobility week dedicata ai bibliotecari dell’alleanza CIVIS

Dal 23 al 27 maggio 2022 si è tenuta, nell’ambito del programma Erasmus+, una staff mobility week organizzata dal Centro Sistema bibliotecario di Sapienza Università di Roma. L’evento, aperto al personale di biblioteche e centri didattici (learning center) delle università dei Paesi UE, è stato pensato principalmente come momento di incontro e confronto tra i bibliotecari delle istituzioni partecipanti all’alleanza CIVIS (<https://civis.eu/it>) al fine di individuare possibili azioni condivise a supporto delle finalità dell’alleanza.

CIVIS nasce nel 2019 come progetto finanziato, insieme ad altre 16 proposte, nell’ambito del programma Erasmus+, per la costituzione di reti tra le università europee: dopo il primo triennio di vita, è stato presentato il progetto CIVIS 2.0 per prolungare la proficua esperienza di cooperazione. Come riportato sul sito web, infatti, «l’obiettivo di CIVIS è creare un campus europeo interuniversitario esclusivo, dove studenti, docenti e ricercatori collaboreranno muovendosi liberamente, come se fossero nelle loro università d’origine». Attualmente ne fanno parte dieci università di altrettanti paesi. Come bibliotecari siamo fortemente convinti che proprio le biblioteche possano essere uno dei pilastri su cui costruire le fondamenta di questa ‘università civica europea’.

L’evento ha coinvolto di 18 bibliotecari provenienti da 13 università europee (10 i paesi rappresentati): Fachhochschule Technikum Wien (Austria); Sveučilište u Zagrebu (Croazia); Aix-Marseille Université e Université Sorbonne Paris Nord de Bobigny (Francia); Eberhard Karls Universität Tübingen (Germania); Ethnikó ke Kapodistriakó Panepistímio Athinón e Panepistímio Patrón (Grecia); Vidzemes Augstskola (Lituania); Universiteti i Evropës Juglindore (Repubblica della Macedonia del Nord); Universitatea din București (Romania); Universidad Autónoma de Madrid e Universitat Politècnica de Catalunya (Spagna); Stockholms Universitet (Svezia).

Nel corso della prima giornata, tenutasi presso l’edificio del Rettorato, ai saluti istituzionali sono seguite le video presentazioni delle università partecipanti. Nel pomeriggio si è tenuta invece una sessione dedicata specificatamente ai bibliotecari della rete CIVIS, intitolata “Sharing ideas and proposals for cooperation projects among CIVIS libraries. Think big, don’t be shy!”, durante la quale sono stati individuati alcuni dei possibili ambiti di azione comuni tra i sistemi bibliotecari: identità condivisa e coinvolgimento degli utenti; servizi di base, sviluppo e valorizzazione delle collezioni; scienza aperta; attività culturali; aggiornamento professionale e condivisione di buone pratiche.

La seconda giornata si è tenuta presso l’Orto botanico universitario ed è stata dedicata all’evoluzione delle attività formative rivolte agli utenti (user education): i sei interventi hanno presentato diverse prospettive del tema, puntando i riflettori sulla formazione in modalità sincrona e/o asincrona, sulle istanze emerse nel corso della pandemia da Covid-19, nonché sull’importanza sempre attuale nell’attività di compilazione di repertori bibliografici tematici.

La terza giornata di lavori ha avuto luogo presso la sede del Dipartimento di Chimica ed è stata dedicata ai temi delle risorse elettroniche, delle licenze d’uso e della gestione dei diritti, dell’accesso aperto e ‘di tutto ciò che è nel mezzo’. Negli interventi di apertura sono stati presentati due dei principali filoni di attività del Centro Sistema bibliotecario di Sapienza: lo sviluppo della Sapienza Digital Library (SDL, <https://sbs.uniroma1.it/sapienzadigitallibrary>) per la conservazione a lungo termine (long-term preservation) del patrimonio culturale digitalizzato, il supporto all’accesso aperto tramite il servizio di e-publishing Riviste online Sapienza (R.O.SA, <https://rosa.uniroma1.it>) dedicato alle riviste open access di proprietà dell’Ateneo e la gestione dei cosiddetti ‘contratti trasformativi’ sottoscritti a partire dal 2020. Gli altri quattro interventi hanno presentato le esperienze di implementazione di nuovi archivi istituzionali, di gestione dei flussi di lavoro tra i vari attori coinvolti e di promozione della scienza aperta.

Il quarto giorno è stato dedicato agli spazi delle biblioteche e al loro rapporto con i servizi agli utenti; la sede individuata è stata la Biblioteca centrale della Facoltà di Architettura, i cui spazi destinati all’utenza sono, tra l’altro, in corso di ampliamento. Dopo una breve introduzione della biblioteca ospitante e dei lavori preparatori attualmente in corso per la costituzione della Biblioteca unificata di Area umanistica di Sapienza (nella quale confluiranno le biblioteche della Facoltà di Lettere e filosofia), la sessione è stata arricchita dall’esperienza della Frescati Library di Stoccolma, nella quale sono confluite una serie di biblioteche preesistenti, e da quella dell’architetto francese Fernand Pouillon (1912-1986) e dell’influsso ‘avanguardistico’ che ha avuto sulle biblioteche dell’Aix-Marseille Université.

L’ultima sessione, la quinta, è stata ospitata dalla Biblioteca del Museo nazionale delle arti del XXI secolo (MAXXI), facente parte del Polo RMS-SBN coordinato da Sapienza. Dopo una visita introduttiva della biblioteca e delle sue collezioni, i lavori della giornata sono stati dedicati ai progetti speciali e alle esperienze di cooperazione: attività culturali e progetti di terza missione, pratiche di coinvolgimento attivo degli utenti, introduzione di nuove figure professionali (come il media and cultural project coordinator).

Il bilancio della staff week – la terza organizzata dal Centro, prevista originariamente nel 2020, dopo quelle del 2018 e del 2019 – è da ritenersi senza dubbio molto positivo e, anzi, ancora più soddisfacente se la si pensa come primo tassello per la costituzione di un coordinamento di biblioteche nell’ambito dell’alleanza CIVIS, per il quale sono emerse molte idee e proposte realizzabili ‘a costo zero’ (o quasi) ma con un impatto potenziale rilevante ai fini del consolidamento di una ‘università civica europea’. Che, in quanto istituzione di ricerca e di alta formazione, non può prescindere da servizi bibliotecari di alto livello.

Sapienza Università di Roma, Centro Sistema bibliotecario, sbs@uniroma1.it