In-formare in biblioteca: fonti, strumenti e strategie sostenibili per smascherare le fake news

Il  30 maggio si è tenuto all’Università degli studi di Roma “Tor Vergata” l’evento In-formare in biblioteca: fonti, strumenti e strategie sostenibili per smascherare le fake news. L’incontro, aperto a tutti i cittadini e ai professionisti dell’informazione, è stato organizzato da Damiano Orrù e Paola Coppola presso il Salotto della Biblioteca di Area Economica “Vilfredo Pareto” nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile promosso dall’ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile).

In apertura Paola Coppola ha presentato l’AsviS, una rete composta da oltre 180 organizzazioni del terzo settore italiano nata il 3 febbraio del 2016 su iniziativa della Fondazione Unipolis e dell’Università di Roma “Tor Vergata” che ha come mission la crescita nella società italiana, nei soggetti economici e nelle istituzioni della consapevolezza e dell’importanza dell’Agenda 2030 per la realizzazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile. In questo contesto la Biblioteca Vilfredo Pareto ospiterà fino al 7 giugno la mostra “Sostenibilità nell’Arte”, un’esposizione artistica in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030.

A seguire l’intervento di Damiano Orrù che ha presentato il progetto BiblioVerifica.cloud <http://biblioverifica.altervista.org>, di cui è fondatore e redattore insieme con altri 5 bibliotecari di diverse città italiane. BiblioVerifica.cloud è un blog/spazio social di interazione tra cittadini e professionisti dell’informazione ma soprattutto è una pratica di ricerca di dati e informazioni, che applica le indicazioni del Manifesto “How to Spot Fake News” divulgato dall’IFLA, International Federation of Library Associations and Institutions, per agevolare l’accesso all’informazione responsabile condividendo strategie, strumenti e fonti attendibili, e basandosi sui principi di accuratezza, tracciabilità, indipendenza, legalità, imparzialità. I redattori del blog sono bibliotecari che condividono a titolo volontario le loro competenze e conoscenze per dimostrare come la pratica del fact checking possa agevolare l’analisi della veridicità di fatti e informazioni attraverso la raccolta e il confronto di fonti attendibili.

La redazione, formata da bibliotecari e archivisti, offre gratuitamente indicazioni e strategie per la verifica autonoma dei dati tramite risorse ad accesso aperto, partendo dalle proposte di verifica dei cittadini che ne fanno richiesta attraverso una sezione appositamente strutturata nel blog.

Il progetto vuole dunque condividere strumenti e strategie di verifica dei dati oggettivi e palesemente documentati da fonti autorevoli istituzionali e certificate a livello nazionale e internazionale. I redattori sottolieano come il blog non dispensi verità o giudizi su personaggi o proposte in ambito politico-finanziario-sociale. Negli interventi di ricerca non vengono presi in considerazione dossier su argomenti di attualità, sondaggi politici o di partiti, autoproduzione di dati e informazioni, pagelle politiche/manageriali ma open data, small data, fonti istituzionali e verificabili in modo autonomo, libero e gratuito. Lo scopo è quello di divulgare strategie, fonti e  strumenti utili al cittadino per praticare autonomamente il fact checking che consente di avere una risposta ai propri dubbi attivando un processo di collaborazione civica in rRete. I temi affrontati durante l’incontro hanno stimolato i partecipanti a un uso  consapevole e critico delle informazioni reperibili nel Web. Sono stati presentati strumenti di ricerca e strategie di verifica sostenibili, al fine di comprendere l’attendibilità e autorevolezza delle fonti online.  In particolare sono stati illustrati metodi di verifica autonomi delle informazioni, basati su principi di accuratezza, tracciabilità, indipendenza, legalità, e imparzialità. Dall’incontro è emerso che nell’era del Web 4.0 ciascun cittadino ha l’opportunità di potersi trasformare in un vero e proprio fact-checker, capace di accedere alle informazioni per attivare un processo di collaborazione civica in  rete tramite le piattaforme social. In quest’ottica nasce l’iniziativa del gruppo BiblioVerifica che mira ad istituire la figura del Tutor Civico. Ogni cittadino maggiorenne può ricevere l’attestato di “Tutor civico per Biblioverifica” <http://biblioverifica.altervista.org/tutor/> gratuitamente attraverso l’autovalutazione in linea delle proprie competenze informative, unitamente a una sessione formativa in biblioteca (o via webinar/video conferenza). L’attestato viene rilasciato gratuitamente dai biblioVolontari del blog biblioVerifica con l’impegno del cittadino a:

  • verificare le informazioni attraverso il fact checking autonomo e indipendente, in modo costruttivo e critico nel rispetto del “Manifesto delle comunicazione non ostile”;
  • rifiutare ogni forma di propaganda (commerciale, elettorale, sociale, personale, politica, ecc…) e di autoreferenzialità;
  • divulgare strumenti di ricerca, fonti certificate, strategie di verifica basandosi sui principi di imparzialità, tracciabilità, legalità, indipendenza.

L’evento si è concluso con un dibattito tra i partecipanti, durante il quale sono emerse diverse idee e proposte come quella di creare una rete di collaborazioni non solo in ambito accademico ma che coinvolgano i professionisti dell’informazione su più livelli. Il progetto BiblioVerifica, nato da appena un anno, è stato molto apprezzato dai partecipanti, alcuni dei quali hanno chiesto di replicare l’evento anche in altre realtà geografiche del territorio.

Sito del progetto

<http://biblioverifica.altervista.org/slide/>

Social media

  • Facebook <https://www.facebook.com/biblioVerifica/>
  • Twitter <https://twitter.com/biblioVeri>
  • Instagram <https://www.instagram.com/biblioVerifica/>

 

Maria Accarino

accarino@aibformazione.it