Alla ricerca del nostro modello formativo

L’Osservatorio Formazione dell’Associazione Italiana Biblioteche, dopo aver raccolto la sfida lanciata dalla legge 4/2013 “Disposizioni in materia di professioni non ordinistiche” che indica la formazione permanente come modello per garantire la qualità professionale, ha acquistato il dominio web AIBformazione.it, per costruire uno specifico ambiente di apprendimento a distanza e garantire un percorso di aggiornamento permanente per i propri soci, grazie al supporto della piattaforma Moodle.

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La selezione delle attività e delle risorse da utilizzare in ogni corso è avvenuta in base agli obiettivi e alle competenze da raggiungere, descritte nel disegno individuale, realizzato seguendo il modello 4 fasi: analisi dei bisogni e disegno del corso,  erogazione e fruizione del corso,  valutazione e follow up del corso, prova finale e certificazione dell’apprendimento, mentre il modello pedagogico adottato è quello costruttivista, che vede il corsista al centro del processo educativo e il docente assumere il ruolo di progettista e di facilitatore dei processi di apprendimento.

Questa metodologia si rivela particolarmente vantaggiosa nell’ambito professionale, dove la formazione sul campo riveste un ruolo di primo piano, stimolando i diversi saperi scientifici, umanistici e sociali, presenti nei contesti lavorativi e  dando vita, in soggetti dissimili, a una via personale e specifica di apprendimento.

Dopo l’ esperienza  molto impegnativa del primo corso nazionale “Insegnare e apprendere con le nuove tecnologie”, la nostra piattaforma ha ospitato alcuni corsi richiesti e organizzati a livello locale, come quello nato nell’ambito del progetto “In vitro”,  con l’obiettivo primario di aumentare, nel nostro Paese,  il numero dei lettori abituali  e stimolare i lettori occasionali, offrendo loro nuove motivazioni e opportunità di lettura. Ad essere interessati 236 operatori presenti in sei territori pilota, rappresentativi di diverse realtà locali: le province di Nuoro e Siracusa (maggio-settembre 2014), Biella (settembre-dicembre 2014), Ravenna (ottobre-dicembre2014), Lecce (novembre 2014-febbraio 2015) e la Regione Umbria (Foligno, gennaio-febbraio 2015). Le 6 aree sono state scelte per distribuzione geografica (2 territori al Nord, 2 al Centro 2 al Sud), popolazione, presenza di reti o sistemi bibliotecari, adesione al progetto delle istituzioni locali. La durata dei corsi online: è stata di 76 ore,  di cui 56 in presenza e 20 a distanza, corrispondenti ad 8 giornate formative in presenza e 20 ore di lavoro autonomo (supportato da docenti e tutor) a distanza.

I destinatari dei corsi sono stati: bibliotecari, operatori per la promozione della lettura, docenti, educatori, librai, operatori culturali già impegnati nell’ambito della promozione della lettura sui territori provinciali del progetto, mentre gli obiettivi formativi dei moduli erogati in modalità blended learning si sono sviluppati sui seguenti aspetti:  conoscere la letteratura per l’infanzia in tutte le sue forme, generi e strumenti, dal libro tattile della primissima infanzia fino al romanzo di formazione adolescenziale ed essere in grado di valutare e scegliere le opere letterarie contemporanee e classiche per bambini e ragazzi, necessarie alla costruzione di percorsi promozionali adatti ai diversi contesti educativi e culturali locali.

I corsi nella piattaforma Aibformazione sono stati organizzati con accesso individuale per  provincia e ogni corso è stato suddiviso  in 5 moduli, ciascuno con una o due lezioni in presenza e obiettivi formativi specifici, da raggiungere attraverso la partecipazione e lo studio a distanza. La  peculiarità di questo percorso è l’avere esteso la medesima esperienza formativa a insegnanti ed educatori, creando un modello di formazione integrato, che ha riproposto virtualmente, in piattaforma, la rete territoriale e geografica di sostegno al progetto. La certificazione delle competenze acquisite è avvenuta attraverso la svolgimento di prove in itinere (realizzate in piattaforma attraverso attività Glossario, database, Forum) e il superamento di un esame di fine corso, per il quale i partecipanti, organizzati in gruppo, hanno dovuto presentare un progetto di promozione della lettura, relativo alla loro area di appartenenza, caricato in piattaforma attraverso l’attività compito. Inoltre ognuno di loro, individualmente, ha preparato una relazione sui contenuti del corso e un proprio intervento all’interno della stesura del progetto finale.

Sempre nel corso del 2015 si è svolto in piattaforma il corso “Catalogazione bibliografica secondo gli standard SBN (Servizio bibliotecario nazionale)”, facente parte del più ampio progetto “Passato in rete presente – La rete bibliotecaria del Basso Cilento”. Siamo in presenza di un’ ulteriore iniziativa  locale, del Comune di Torre Orsaia, Salerno, che ha pensato di formare 17 operatori con l’erogazione di un  percorso misto, ospitato sullo spazio associativo, comprendente un’introduzione al trattamento bibliografico e catalografico del libro moderno e dei periodici, la gestione delle informazioni mediante applicativi informatici, l’utilizzo delle banche dati connesse. L’attività corsuale è stata organizzata in 13 moduli, di cui 11 supportati da lezioni in presenza, 1 in autoapprendimento (34 ore di studio autonomo) e 1 di materiali da usufruire completamente a distanza. La durata del corso è stata di 200 ore, di cui 66 in classe (partecipazione residenziale), 34 di autoapprendimento (studio autonomo e individuale dei materiali online) e 100 in piattaforma (partecipazione online). La certificazione delle competenze è stata acquisita con la partecipazione al Forum, la compilazione di questionari erogati alla fine di ciascun modulo e con un compito finale svolto in presenza.

In attesa di un ulteriore corso nazionale, sulla figura di e-tutor che è previsto per il 30 maggio, altre iniziative regionali sono in corso di svolgimento, come si nota collegandosi alla piattaforma AIBformazione e leggendo le presentazioni dei singoli corsi.

Numerosi i colleghi interessati,  partendo da coloro che considerano la propria formazione un valore centrale nel percorso di crescita individuale e sociale, fino a comprendere chi si occupa abitualmente di organizzare gli eventi formativi, che dovrà imparare a misurarsi, d’ora in avanti, con un nuovo orizzonte educativo molto più complesso.

Risultati

La riflessione su questa nuova modalità di erogazione di corsi di formazione AIB riguarda in prima istanza l’approccio dei partecipanti, prevalentemente abituati a un corso tradizionale, frontale e devono ancora imparare ad interagire con un ambiente virtuale che consente l’aggiornamento professionale a distanza e da qualunque luogo. Dai feedback dei corsisti è emerso chiaramente che uno dei maggiori ostacoli per un utilizzo più diffuso della piattaforma si può individuare, non tanto nella scarsa conoscenza dello strumento, bensì nel fattore “tempo”, in quanto le diverse unità didattiche si sono svolte a ridosso di attività lavorative molto intense e, in alcuni casi, sono slittate le scadenze prefissate per la consegna dei lavori. Comunque, le diverse  comunità createsi all’interno della piattaforma Aibformazione, sono  divenute velocemente vere e proprie classi “virtuali”, consentendo lo svilupparsi di dibattiti liberi nei Forum, all’interno dei quali i discenti si sono dimostrati attenti, critici e hanno spesso condiviso con gli altri i contributi e i riferimenti a nuove risorse (bibliografiche e non) che approfondivano e ampliavano il dibattito sui temi trattati, spesso inserendo anche elementi di vita quotidiana e di esperienze vissute. L’analisi dei log al corso dimostra che la partecipazione è stata molto alta e tutti coloro che hanno completato i moduli hanno trascorso una notevole quantità di tempo  in piattaforma, per lo studio dei materiali e delle risorse, per lo svolgimento degli esercizi proposti e soprattutto per la presenza continuativa nelle virtual classroom e nei Forum.

In questo scenario che si va configurando, sicuramente il principale fine dell’intero progetto è  quello di ricostruire un linguaggio comune e di giungere a pratiche di formazione condivisa tra i diversi operatori del settore, che dovrebbero offrire un rinnovato impulso alla nostra vita associativa, visto il considerevole calo di iscrizioni degli ultimi anni.

 

Considerazioni conclusive

Il modello formativo dell’AIB è ancora in fase di sperimentazione ma può costituire un utile prototipo da proporre e condividere anche con altre associazioni senza albo; anzi, in un futuro ormai prossimo, si potrebbe pensare a un’offerta formativa globale, composta da  percorsi modulari e integrati, dove la famosa metafora dei mattoncini di lego, usata per la prima volta nel 1992 per rappresentare i learning object, potrebbe essere composta e scomposta innumerevoli volte, costruendo strade  parallele e differenziate, con l’utilizzo di un unico ambiente a distanza. La valutazione della qualità di questo tipo di formazione resta una questione ancora aperta: l’aspetto più importante riguarda la scelta accurata di quegli strumenti, del modello e-learning, più idonei per la progettazione di percorsi differenziati, rivolti alle diverse professionalità intellettuali. In ogni caso, la vera certificazione sarà quella proveniente dai propri soci, se sapranno comprendere e sfruttare al meglio le potenzialità insite nell’attuale paradigma formativo, ma soprattutto se sapranno interpretare le risorse di rete, non solamente come un canale trasmissivo bensì come luoghi dove ospitare azioni di tipo educativo.

 

patrizia luperiPatrizia Luperi – luperi(at)aib.it – Osservatorio formazione AIB