Fondi antichi e speciali: conservare per valorizzare nelle biblioteche delle università

Giovedì 6 ottobre 2022, presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi Ferrara, si è tenuto il seminario Conservare per valorizzare nelle biblioteche di ateneo, incentrato su una tematica che ha incontrato l’interesse di professionisti e studenti, i quali hanno risposto con un’ampia partecipazione sia in presenza sia online. La giornata di attività è stata realizzata grazie alla collaborazione fra il Sistema Bibliotecario (SBA) dell’Ateneo ferrarese, la Sezione Emilia-Romagna dell’Associazione Italiana Biblioteche (AIB) e l’Associazione Italiana dei Conservatori e Restauratori degli Archivi e delle Biblioteche (AICRAB), enti che hanno fortemente creduto nell’importanza di confrontarsi sulla relazione simmetrica che intercorre tra valorizzazione e conservazione, declinandola in doppia chiave teorico-tecnica. Spunto per la progettazione dell’evento formativo è stato il volume Custodire e trasmettere la conoscenza. Recupero, valorizzazione e corretta conservazione del patrimonio librario, a cura di Marina Contarini e Maria Grazia Mondini, Ferrara, UnifePress, 2021 (e-book open access, DOI 10.15160/rfh2-z888) e 2022 (ed. a stampa, riveduta); in particolare l’intento è stato quello di trasformare la presentazione della pubblicazione in un’occasione tesa a portare avanti il dibattito su temi così densi di significato e di possibili applicazioni.

Ad aprire i lavori le voci di Alessandra Fiocca, prorettrice alle Biblioteche dell’Università di Ferrara, che ha ricordato l’impegno dell’Ateneo nelle attività culturali volte a sostenere la Terza Missione, e di Roberta Turricchia, presidente AIB Emilia-Romagna, la quale ha messo in evidenza la necessità di far riferimento a figure professionali preparate ed aggiornate nei diversi settori afferenti ai beni culturali, considerando la complessità di tale patrimonio. In qualità di moderatore, Paolo Tinti, docente di Bibliografia e Biblioteconomia all’Università di Bologna e vicepresidente AIB Emilia-Romagna, ha introdotto la sessione della mattina condividendo con il pubblico le sollecitazioni propulsive alla base del seminario.

La prima relazione, Conservazione e valorizzazione: binomio senza contraddizioni, portata da Melania Zanetti, docente di Conservazione e restauro del libro e del documento all’Università Ca’ Foscari di Venezia e presidente AICRAB, ha preso le mosse dall’articolo 29 del Codice dei Beni Culturali dedicato alla conservazione, per poi mettere in luce la necessità di una stretta collaborazione tra le differenti professionalità operanti nell’ambito dei beni culturali, con l’obiettivo di attuare strategie gestionali che leghino a doppio filo la valorizzazione e la conservazione del patrimonio. Il contributo di Cristiana Aresti, funzionaria della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Emilia-Romagna, intitolato Le Soprintendenze statali e la tutela: procedure previste per il rilascio dell’autorizzazione al restauro dei beni archivistici e bibliografici ai sensi dell’art. 21 del Codice dei Beni Culturali, ha illustrato alcuni passaggi salienti del Codice, sottolineando l’importanza del coordinamento del Ministero della Cultura affinché le azioni messe in atto sul territorio nazionale siano omogenee. A chiudere la parte teorico-programmatica, con l’intervento Politiche pubbliche e territorio per la conservazione e la valorizzazione, Claudio Leombroni del Settore Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna ha rimarcato il bisogno di rendere fruibile e far conoscere il patrimonio culturale al più ampio pubblico possibile, affinché la collettività lo riconosca come un bene vivo e condiviso, obiettivi espressi anche nella Convenzione di Faro, ratificata in via definitiva dall’Italia nel 2020. Con l’ultimo intervento della mattina, Monica Fiore del Centro Servizi Bibliotecari dell’Università degli Studi di Perugia, nonché presidente AIB Umbria, ha anticipato il focus del workshop del pomeriggio, presentando Tra passato e futuro. «Non chi comincia ma quel che persevera». Conservazione e valorizzazione del Fondo Antico Sala del Dottorato, un grande lavoro di riorganizzazione e gestione dei fondi antichi e speciali in possesso dell’Ateneo perugino.

I documenti del Novecento: un’eredità difficile da conservare ha inaugurato la seconda parte della giornata: il contributo di Valentina Zanchin del Centro APICE (Archivi della Parola, dell’Immagine e della Comunicazione Editoriale) dell’Università degli Studi di Milano ha posto in primo piano le criticità e le sfide inerenti alla conservazione dei materiali librari e documentali del XX secolo, in particolare quelle affrontate durante la propria esperienza professionale presso il Centro. A seguire, Luigi Arrigo della Fondazione San Bonaventura di Napoli è entrato nel vivo della valorizzazione del patrimonio culturale e del public engagement innovativo, condividendo La sperimentazione culturale della Fondazione San Bonaventura: escape room, mostra multimediale «Palatucci» e «Tele narranti» nel complesso monumentale San Lorenzo Maggiore. A chiudere i lavori, Anna Bernabè del Sistema Bibliotecario di Ateneo dell’Università degli Studi di Ferrara ha presentato un contributo realizzato in tandem con Marina Contarini, responsabile della Ripartizione Biblioteche dello stesso Ateneo: l’intervento, dal titolo I saperi del libro antico a stampa: collaborare per trasmettere la conoscenza, ha preso in considerazione il ruolo cruciale del patrimonio librario antico dell’Università in relazione alle funzioni dell’Ateneo, entro le missioni di Didattica, Ricerca e Terza Missione.

Gli interventi della giornata hanno affrontato differenti aspetti afferenti alla conservazione e alla valorizzazione, mostrando intrecci, convergenze e crossover, oltre ad essere stati forieri di molti spunti di riflessione, tanto da incontrare il favore di relatori e astanti: l’auspicio per il prossimo futuro non può essere che quello di trovare altre occasioni di confronto e condivisione.

È prevista la pubblicazione degli atti del seminario, in modalità online ad accesso aperto; per quanti fossero interessati ad approfondire e a prendere visione dei materiali già disponibili: https://sba.unife.it/it/attivita/conservare-per-valorizzare (ultimo accesso 28/11/2022).

Alessia Bergamini, Comune di Cento – Biblioteca Civica Patrimonio Studi

alessia.bergamini@studio.unibo.it