Nati Per Leggere

Il 14 marzo presso la sala Manzoni del Palazzo delle Stelline a Milano è stato presentato in anteprima assoluta lo spot di Nati per Leggere “La sua storia comincia dalle tue parole. Leggere insieme, crescere insieme”.
Sono le 17 e un uomo si prepara per uscire dall’ufficio, spegne il computer, indossa il suo cappotto scuro e mentre ne sistema il bavero esclama ad alta voce: «Ho una fame da lupi!». La collega accanto lo guarda con fare beffardo attraverso le lenti degli occhiali e sembra pensare: «Questo qui è tutto suonato!». L’uomo non ci fa caso e con passo fiero si dirige verso l’ascensore: «Entra bambina cara» dice subito dopo con voce stridula, incurante del fatto che un altro collega condivida con lui lo stesso ascensore. Camminando in garage continua a blaterale: «È per mangiarti meglio!» e, poco prima di aprire la portiera della macchina, emette un potente ruggito «Roooooaaaarr!». Sale in auto, chiude la portiera e mette in moto. La scena si riapre alla luce del sole e, non appena il nostro “strano” uomo apre la porta a vetri davanti a lui, si sente una calda e rassicurante voce femminile raccontare «… Cappuccetto Rosso dalla pancia del lupo!» Il nostro “uomo-lupo” guarda sorridendo sua figlia, spegne l’auricolare e si siede accanto a lei mentre sua moglie riattacca la cornetta del telefono fisso. Ora possono leggere un’altra storia, o ri-leggere quella di Cappuccetto Rosso, tutti e tre insieme, senza bisogno di fili del telefono, bastano l’incanto delle pagine di un libro e la magia dello stare insieme.
Lo spot di Nati per Leggere racconta una fiaba, quella di un padre che non vede l’ora di tornare a casa per poter leggere ad alta voce una storia alla sua bambina ed è talmente ansioso di poterlo fare che trova il modo di “guadagnare tempo” grazie al telefono, un po’ come il ragionier Bianchi in Favole al telefono di Gianni Rodari oppure come il moderno Fabian Negrin con le sue Favole al telefonino. Non importa apparire strano o addirittura pazzo agli occhi di colleghi o passanti, sta leggendo per la sua bambina, perché la sua storia di lettrice inizia dalle parole del suo papà.
L’amore per la lettura e per i libri nasce dunque in famiglia. Sdraiati su un tappeto, comodamente seduti sul divano, al mare o in montagna non importa; ciò che conta è ascoltare l’affettuoso suono di una voce familiare raccontare una storia e lasciarsi guidare da essa nel fantastico mondo del libro. Accanto ai genitori opera Nati per Leggere «Un programma nazionale di promozione della lettura ad alta voce per bambini dal primo anno di vita ai cinque anni» spiega Giovanna Malgaroli membro della Segreteria Nazionale di Nati per Leggere e referente per la regione Lombardia. «È essenziale per noi che ci occupiamo di promuovere libri e lettura, riuscire a farlo nei confronti di chi non legge e di chi non ha ancora consolidato quest’abitudine. Farlo presto, nei primi anni di vita, è forse l’unica modalità per consolidare poi nel tempo un’abitudine che diversamente diventa difficile da apprendere in età adulta» conclude. La voce di un genitore per il bambino è dunque una magia, una melodia che lo accompagna durante un viaggio meraviglioso chiamato libro. Leggere ad alta voce crea abitudine all’ascolto, aumenta i tempi di attenzione e soprattutto rafforza il legame tra adulto e bambino, secondo Daniel Pennac infatti esiste un istante in cui il genitore diventa il narratore e il momento della lettura un rito, genitore-racconto-figlio, insieme nella Santissima Trinità della lettura.
Lo spot è stato realizzato in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia che, attraverso la pubblicazione di un Bando di Concorso, ha stuzzicato le menti dei giovani talenti delle cinque sedi della Scuola a Milano, Torino, Roma, L’Aquila e Palermo.
Il soggetto vincitore è stato quello di Giorgia Missiaggia e Marco Piccinini allievi promettenti del Corso di Cinematografia d’Impresa del Centro Sperimentale di  Cinematografia – Sede Lombardia che, sotto l’attenta supervisione dei loro docenti, hanno girato lo spot: «Abbiamo focalizzato l’attenzione sull’importanza della lettura ai bambini. Il papà dello spot ritiene talmente  fondamentale questo momento di condivisione con la propria famiglia da non poter attendere il proprio ritorno a casa per iniziare il racconto della fiaba. Siamo partiti da esperienze vissute in prima persona,dai nostri ricordi d’infanzia e abbiamo poi incanalato le emozioni, evitando volontariamente di simulare particolari stili registici o di trattamento», spiega Marco. «L’aver vinto il Bando ci ha reso molto orgogliosi. È stato interessante ideare, coltivare e crescere una “creatura” che era tutta nostra, mista della sensibilità di entrambi. Le difficoltà produttive non sono mancate, come una febbre improvvisa della bimba che ci ha costretti a un cambio di cast all’ultimo secondo e il trovare le location come la nostra mente le aveva immaginate. Ma per aspera ad astra, è attraverso le difficoltà che si arriva alle stelle» rivela infatti Giorgia.
Giorgia Missiaggia e Marco Piccinini sono riusciti a raccontare in soli trenta secondi quello che gli era stato spiegato in ore di riunione e attraverso tanto materiale, la capacità di sintesi è essenziale nel linguaggio pubblicitario e il loro prodotto è sicuramente ben riuscito. Le immagini sono il perno dello spot, interfacciandosi tra loro riescono a innescare nello spettatore il dubbio e allo stesso tempo la voglia di conoscerne l’epilogo e ragionare su quello che sta accadendo.
«Grazie a un’intuizione geniale della Regione Lombardia che ci ha fatto conoscere Nati per Leggere, siamo riusciti a mettere insieme il cinema e la lettura per i più piccoli» commenta Bartolomeo Corsini, direttore del Centro Sperimentale di Cinematografia di Milano. «È stato un esperimento molto appassionante, che ci arricchisce di quello che è uno strumento cinematografico al servizio di una funzione sociale e diventa determinante per il futuro delle nuove generazioni» conclude. La televisione mette disposizione la sua immediatezza, derivata dalle immagini in movimento e dal sonoro per promuovere il libro, le sue figure statiche e l’apparente mutismo. Il piccolo schermo a servizio della carta stampata, due nemiciamici, profondamente diversi, che finalmente si alleano e uniscono le forze per diffondere l’amore per il libro e il piacere della lettura.
La realizzazione dello spot rientra nel progetto “Comunicare Nati per Leggere e l’offerta delle biblioteche ai bambini e alle loro famiglie”, promosso da Nati per Leggere Lombardia con il patrocinio della Regione Lombardia, le provincie di Brescia, Lodi, Monza e Brianza e i sistemi bibliotecari Sud Ovest Bresciano e della Valle Trompia.
«Siamo stati spinti dalla necessità di adottare un linguaggio diverso per parlare di libri e lettura e dal forte desiderio di raggiungere un pubblico diverso da quello che già legge e frequenta i luoghi della lettura», spiega Giovanna Malgaroli. Per questi motivi lo spot sarà poi il perno di un’ampia campagna promozionale e si auspica venga accolto dai circuiti istituzionali e patrocinato da Pubblicità Progresso, con l’obiettivo di diffondere capillarmente il messaggio che libri e lettura sono sin dai primi mesi di vita degli amici fidati, sui cui poter sempre contare, che stimolano la crescita e offrono a genitori e figli piacevoli momenti di condivisione. Quello di Nati per Leggere è dunque uno spot per divulgare il piacere
della lettura ma soprattutto per dimostrare quanto il suo potere sia potente e rafforzi il legame familiare, rendendolo anche più profondo. «Le parole che ascoltiamo da piccoli forgiano il nostro modo di pensare e di sentire, determinando in buona parte il nostro destino» conclude Giovanna Malgaroli. «La letteratura illustrata per bambini mette a disposizione dei genitori un patrimonio di parole e immagini da condividere con i più piccoli per arricchirne l’immaginario e il vocabolario e per rendere gli stessi genitori più capaci di comunicare con loro. Ecco perché non poteva esserci sintesi migliore di La sua storia comincia dalle tue parole». Leggere ad alta voce un libro e sfogliarlo con i bambini, propri o di qualcun altro, regala agli adulti dei ricordi indelebili e aiuta i bambini a percepire i genitori in un’altra ottica. Essi sono gli adulti che si mettono in gioco per loro, che non hanno paura di sembrare “pazzi” agli occhi degli altri, sono “i grandi”, consapevoli che la storia di un piccolo lettore, cominci dalle loro parole.

elisamaria.colombo@fastwebnet.it