National Bibliography Number e DOI

L’adozione di un identificatore persistente (Persistent Identifier o PI) è pratica ormai diffusa in ambito internazionale e sempre più necessaria per rispondere all’esigenza di identificare univocamente e garantire l’accesso a lungo termine alle risorse pubblicate in rete.
Inoltre, non meno rilevante, è la possibilità che tali identificatori in qualche modo possano certificare anche l’autorevolezza e l’affidabilità delle risorse stesse, a patto però che la loro implementazione preveda anche requisiti organizzativi oltre a quelli strettamente tecnologici.
In quest’ambito si è sviluppato NBN (National Bibliography Number), un identificatore persistente basato su URN (Uniform Resource Name) che individua in modo univoco una pubblicazione digitale. NBN è definito dallo standard RFC 3188 e mantenuto dallo Internet Engineering Task Force.

Il progetto NBN Italia (NBN:IT) ha inteso realizzare un servizio di identificazione persistente basato sullo standard NBN che assegna alle biblioteche nazionali la responsabilità esclusiva della gestione del sottodominio nazionale NBN:IT per la generazione degli identificatori NBN italiani. L’iniziativa NBN vede oggi coinvolti il consorzio di Magazzini Digitali per il deposito legale – composto dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (BNCF), la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma (BNCR), la Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia e la Fondazione Rinascimento Digitale (FRD) – e la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) che sovraintende la sperimentazione del deposito legale e dell’assegnazione di NBN alle risorse che entrano a far parte di Magazzini Digitali.

L’affidamento della responsabilità della gestione di NBN:IT alle biblioteche nazionali, terza parte indipendente e autorevole, permette l’implementazione ulteriore di un livello di trust. Questi attori hanno infatti il preciso mandato di tenere in considerazione non solo i requisiti tecnici, ma anche quelli di comunità (ad esempio la granularità dell’identificativo), organizzativi (autorevolezza della Registration Authority riconosciuta nel dominio di applicazione, impegno sulla durata del servizio) e di processo (policy di dominio sulla selezione delle risorse etc.). Partendo dall’attuale orientamento per i sistemi NBN e del loro ruolo a supporto della digital preservation, in Italia si è quindi affermata l’idea di collegare NBN:IT al deposito legale.
Attualmente il progetto NBN è in fase avanzata di sviluppo e i suoi principali obiettivi possono essere riassunti nei seguenti punti:

  1. la creazione di un registro nazionale di nomi stabile e affidabile come strumento a supporto del deposito legale per la certificazione degli oggetti digitali prodotti dalle istituzioni culturali, scientifiche educative;
  2. l’accesso permanente alle risorse digitali prodotte dalle istituzioni culturali italiane, incluso il materiale digitalizzato o non ancora pubblicato;
  3. la condivisione di politiche per la conservazione di lungo periodo degli oggetti digitali;
  4. la sostenibilità dei costi del servizio e le responsabilità di gestione dei nomi da parte delle istituzioni.

Per facilitare l’adesione dei diversi produttori di risorse, sono stati recentemente realizzati dei plugin che permettono l’interfacciamento diretto con il registro nazionale di alcuni dei più diffusi software per la pubblicazione e gestione di risorse digitali.
Il codice e le modalità di installazione dei plugin NBN per le piattaforme EPrints, Dspace ed OJS sono disponibili on line:

  • Plugin EPrints (Raffaele Messuti, UNIBO)
  • Plugin OJS (Giuseppe Digilio – Andrea Marchitelli, CINECA)
  • Plugin Dspace (Jordan Piščanc, UNITS)

Un’altra importante iniziativa assunta dalla CRUI, partner del consorzio NBN, è la responsabilità della gestione del cosiddetto DOI non commerciale. La CRUI, stipulando un accordo con DataCite, si è attivata per la distribuzione del DOI in particolare alle istituzioni scientifiche che vogliono identificare dataset, risultati della ricerca, articoli etc. La simultanea presenza nel gruppo di NBN dei responsabili diretti di queste iniziative, consentirà straordinarie sinergie e uno sviluppo coerente di questi servizi con notevoli benefici per l’accesso, il riuso e la diffusione della conoscenza. Per ulteriori e più specifiche informazioni si vedano rispettivamente

  • su NBN:IT l’articolo: Bellini, E., Cirinnà, C., Lunghi, M., Luddi, C., Messina, M., Bergamin, G., Messuti, R., Cordani, G., Delle Donne, R., Rossi, F., Vignocchi, M., Arabito, S., & Piščanc, J. The National Bibliography Number Italia (NBN:IT) Project. A persistent identifier supporting national legal deposit for digital resources. «JLIS.It», 3 (2012), n.1. DOI: 10.4403/jlis.it-4789
  • su DOI non commerciale la presentazione: Delle Donne, R. Il progetto DOI della CRUI. In: NBN e DOI: identificatori persistenti, tracciabilità e conservazione delle risorse digitali. Primi risultati della sperimentazione e future realizzazioni, 27 September 2012. http://hdl.handle.net/10760/17837