On line la Biblioteca della Fondazione FS Italiane

La Biblioteca della Fondazione FS Italiane nasce nel 2013, acquisendo formalmente il patrimonio librario e documentale della Biblioteca della Direzione Generale delle Ferrovie dello Stato, attiva fin dal 1906. Quest’ultima, a sua volta, aveva ereditato le raccolte librarie delle società ferroviarie preunitarie: fin dalla fine del 1800 erano sorte diverse biblioteche, di ufficio o di reparto, che, grazie ai timbri di possesso presenti sui libri, è qui possibile elencare:

  • Compagnia Reale delle Ferrovie Sarde
  • Società anonima per la Ferrovia Sassuolo-Modena-Mirandola e Finale
  • Società Italiana delle Strade Ferrate Meridionali
  • Società Italiana per le Strade Ferrate del Mediterraneo
  • Società Italiana per le Strade Ferrate della Sicilia
  • Società Veneta per Imprese e Costruzioni Pubbliche
  • Strade Ferrate dell’Alta Italia
  • Strade Ferrate Romane

La neonata biblioteca fu edificata nel cuore della sede centrale delle Ferrovie dello Stato, a Roma, in piazza della Croce Rossa a due passi da Porta Pia, dove si trova ancora oggi.

Nel corso degli anni la Biblioteca Centrale Fs ha modificato la propria missione in base alle trasformazioni organizzative delle Ferrovie dello Stato, ma bisogna attendere gli anni ’90 per avere un vero e proprio periodo di riorganizzazione logistica ed operativa, con un dettagliato programma di riqualificazione degli spazi, dei servizi e della gestione del patrimonio.

Nel 2000 un primo progetto di catalogazione informatizzata ha interessato alcuni fondi storici, per un totale di poche migliaia tra monografie e periodici; ma la data davvero importante,  per la biblioteca e per la cultura ferroviaria italiana,  è il 6 marzo 2013 quando viene costituita la Fondazione FS Italiane, con l’esplicito scopo di salvaguardare e promuovere il patrimonio storico, tecnico, ingegneristico e industriale del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane. La biblioteca viene ulteriormente coinvolta in un processo di cambiamento: nel 2014 inizia un ampio progetto di catalogazione libraria che porta all’inserimento di circa 40.000 record bibliografici, tra monografie, periodici, dattiloscritti, manoscritti, carte geografiche, planimetrie e profili longitudinali, in un catalogo online. Un lavoro decisamente impegnativo, data la natura molto particolare del materiale: nel catalogo convivono tipologie documentarie davvero eterogenee. Basti pensare che tutta la documentazione amministrativa di fine ottocento era manoscritta, per poi diventare dattiloscritta nel XX secolo e digitale ai giorni nostri. Inoltre molto numerose sono le pubblicazioni periodiche cessate, per la maggior parte in lingua tedesca e francese, paesi in cui la cultura ferroviaria ha sempre rappresentato un’eccellenza europea. Molti i casi di letteratura grigia, dove il personale addetto alla catalogazione ha dovuto fare i conti con le reali esigenze dell’utente-tipo della biblioteca, senza trasgredire ai dettami delle ISBD (M), (CM), (S), (A) e REICAT.

Particolarmente rilevante il fondo delle planimetrie e dei profili: si tratta di pubblicazioni di natura cartografica, fondamentali per studiare il territorio dove la linea ferroviaria sarebbe sorta o implementata. I circa 1000 volumi afferenti a questo fondo descrivono la quasi totalità della rete ferroviaria italiana attuale, con un punto di vista tanto storico (per gli anni a cavallo tra fine 1800 ed inizio 1900), quanto tecnico.

Da oggi il patrimonio catalogato della Biblioteca della Fondazione FS Italiane può essere consultato on line tramite il sito istituzionale http://www.fondazionefs.it/ (ultima consultazione 01/09/18), oppure attraverso il link diretto all’OPAC https://fondazionefs.ifnet.it (ultima consultazione 01/09/18).

Questo nuovo strumento va ad aggiungersi ad un altro prezioso portale già disponibile da tempo all’indirizzo https://www.archiviofondazionefs.it (ultima consultazione 01/09/18), dove è possibile consultare i documenti  dell’Archivio Audiovisivi , dell’Archivio Architettura e gli Orari Commerciali. Questi ultimi, conservati nei locali della Biblioteca, costituiscono la raccolta completa dei volumi, in vendita dal 1899 al 2014, tramite i quali il viaggiatore era informato sulle tariffe e sugli orari di partenza ed arrivo dei treni dell’intera rete nazionale. Da un punto di vista storico rappresentano una vera e propria timeline: molto evidente lo sviluppo dei trasporti su rotaia in Italia, sia da un punto di vista di offerta commerciale che prettamente ingegneristico. L’incedere del tempo è ben visibile anche – e soprattutto – all’occhio attento del bibliotecario e dello specialista: i primi Orari erano costituiti da un semplice foglio di avviso da affiggere in stazione, mentre nel corso del 1900 la pubblicazione periodica ha assunto la forma di un corposo volume di oltre 1000 pagine. La serie periodica degli Orari Commerciali FS è stata digitalizzata ed è liberamente consultabile al link https://www.archiviofondazionefs.it/Gli_Orari_Ufficiali (ultima consultazione 01/09/18), garantendo un’accessibilità immediata del contenuto e una conservazione ad hoc del supporto. Il binomio accessibilità / conservazione è alla base della nuova politica della biblioteca: congiuntamente al progetto di digitalizzazione di alcuni fondi scelti, è da poco iniziato un programma di restauro col supporto di una ditta esterna specializzata, che ha interessato circa 150 verbali manoscritti di fine ‘800 e che nei prossimi mesi coinvolgerà altri fondi storici, per un totale di circa 1500 supporti cartacei redatti o pubblicati a cavallo tra XIX e XX secolo.

Gabriele Romani

gabriele.romani@gmail.com