Una donazione alla Biblioteca AIB

La biblioteca dell’AIB da sempre arricchisce la sua raccolta di letteratura professionale grazie alle donazioni di autori, di editori e bibliotecari ma anche di studiosi che, come è naturale, per motivi di ricerca lavorano spesso a stretto contatto con il mondo delle biblioteche.

Una delle ultime donazioni ricevute alla fine del 2018, si deve al prof. Eugenio Canone,  dirigente di ricerca del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR) presso l’Istituto per il lessico intellettuale europeo e storia delle idee (ILIESI) a Roma, dove si occupa di storia della filosofia del Rinascimento e dell’età moderna, storia della terminologia di cultura e della lessicografia filosofica, opere di Giordano Bruno, edizioni di testi filosofici e iconologia.  Il suo omaggio consiste in dodici volumi, che coprono gli anni dal 1989 al 2000, del periodico tedesco “Gutenberg Jahrbuch”, donazione davvero opportuna poichè la biblioteca ne possedeva solamente un estratto del 1955 ed il volume del 1960. Il “Gutenberg Jahrbuch” è un periodico a cadenza annuale, pubblicato in Germania dal 1929,  specializzato nella storia della stampa e del libro tipografico, che rientra pertanto a pieno titolo nelle finalità proprie della Biblioteca AIB. I volumi si trovano ora a disposizione per la consultazione nella sala di lettura, sugli scaffali destinati ai periodici con segnatura di collocazione PER 280, e la relativa notizia bibliografia è rintracciabile sia dall’OPAC-SBN che dal Catalogo italiano dei periodici ACNP.

Vale la pena sottolineare come il “dono” che Eugenio Canone ha fatto alla Biblioteca dell’AIB non si limita ai dodici volumi ricevuti. Ci fa piacere rendere pubblica la spontanea e schietta risposta all’email di ringraziamento per la donazione inviatagli dal  nostro, vicepresidente Vittorio Ponzani. Sono parole di sostegno,  incoraggiamento e di  amicizia, rivolte a tutti i bibliotecari e a quanti contribuiscono con il loro lavoro ed il loro impegno alla gestione ed al funzionamento delle biblioteche. Parole che, nel raccontarci la sua personale visione delle biblioteche, percepite come “risorse” e “realtà viventi”, definiscono in pochi chiari termini, ma con grande efficacia e concretezza, il ruolo fondamentale e vitale che esse rivestono (o devono rivestire) nella società in cui  viviamo, la missione a cui sono chiamate, le responsabilità di cui sono investite.

Gent.mo dott Ponzani,
grazie del messaggio.
Per me – da tempo, anche se vorrei dire da sempre – le biblioteche sono una risorsa fondamentale, non solo di memoria e di cultura. Le biblioteche sono delle realtà viventi, e vivono – oltre della presenza dei lettori – dell’attività di chi ci lavora e di chi, variamente, le sostiene.
Dipendesse da me, inserirei per legge un contributo alle biblioteche pubbliche, altro che tassa fissa per la televisione! Sappiamo come già una biblioteca di quartiere possa essere una risorsa e un punto di incontro.
Mi consideri un vero amico delle biblioteche, strutture aperte alla conoscenza, e di coloro che ci lavorano pur fra tante difficoltà.
Un carissimo saluto,
Eugenio Canone

Difficile rispondere con eguale incisività se non con un altrettanto spontaneo e, seppur semplice, molto sentito: grazie. Per i volumi e per il suo sostegno, che davvero non sono poco.

Federica Olivotto

olivotto@aib.it