Aversa che legge: il comune normanno delibera il Patto per la lettura della città

Da Rachele Arena riceviamo e volentieri pubblichiamo.

Il patto per la lettura è uno strumento di promozione del libro e della lettura adottato dal Centro per il libro e la lettura che punta sul coinvolgimento attivo di Enti, Scuole, Associazioni, singoli cittadini. L’esperienza nasce in Spagna nel Plan de Fomento de la lectura, firmato il 23 aprile 2003  presso la biblioteca Regionale della Comunità autonoma dell’Extremadura. In Italia tra le prime esperienze ricordiamo il Progetto “In Vitro” promosso dal Centro per il libro e la lettura con AIB, AIE, ALI. che  ha coinvolto cinque Province (Biella, Ravenna, Nuoro, Lucca, Siracusa) e la Regione Umbria e  il  Patto per la lettura della Città di Milano. Un supporto significativo alla promozione di quest’esperienza viene anche dall’Associazione Nazionale Donne di Carta che dal 2008 sostiene le pari opportunità di accesso e fruizione ai beni culturali, la  c.d. “bibliodiversità” contro ogni forma di omologazione culturale e l’importanza di “fare rete” nella promozione della lettura.

Nel 2019 in provincia di Caserta il tema dell’importanza strategica  di un Patto per la lettura nel contesto territoriale è riemerso durante gli incontri organizzati dal Comitato degli Stati Generali per la Cultura in Provincia di Caserta costituito da bibliotecari e altri professionisti della Cultura. In particolare l’argomento è stato affrontato durante l’incontro dedicato alle Biblioteche della Provincia, tenuto ad Aversa il 25 maggio di quell’anno e nel convegno finale su Biblioteche, Archivi e Musei tenuto a Caserta il 28 settembre con la partecipazione  di amministratori locali, rappresentanti di Istituti culturali, Università, Regione Campania, AIB, ANAI, ICOM, Archivisti in Movimento, altre  associazioni culturali attive nel territorio.

Pochi giorni fa, sull’Albo pretorio del comune di Aversa è stato pubblicato il Patto locale per la lettura della Città di Aversa (rif. dd. n. 171/2021) con cui l’amministrazione comunale riconosce la centralità e l’importanza della lettura nelle dinamiche culturali finalizzate alla crescita del territorio. Il patto persegue la finalità di creare una rete territoriale per rendere la pratica della lettura un’abitudine sociale ed ampliare la base dei lettori in città e nel comprensorio, promuovendo la frequentazione di biblioteche e librerie e la conoscenza della produzione libraria. Il Patto, di durata triennale e rinnovabile alla scadenza,  si impegna a promuovere  programmi e progetti dedicati ad affrontare temi di interesse pubblico, questioni di genere, razzismo, intolleranza, discriminazione, per consolidare una cultura dei diritti umani, dell’intercultura e della pari opportunità, per educare a stili di vita “sostenibili”, dando attuazione ai punti programmatici dell’Agenda Europea per lo Sviluppo sostenibile del 2030. Esso punta a coinvolgere tutte le fasce generazionali, con un’attenzione particolare all’inclusione di fasce deboli e allo sviluppo di buone pratiche nelle zone periferiche. Come è nella prassi tutti, enti, associazioni, persone fisiche,  possono aderire al Patto, le cui modalità di adesione sono dettagliatamente specificate nel testo.

La provincia di Caserta si presenta oggi come un interessante laboratorio nel campo del libro e della lettura considerato che le amministrazioni locali delle tre città più grandi  del territorio provinciale  (Caserta, Aversa e Santa Maria Capua Vetere), hanno deliberato un Patto per la lettura  e che si assiste ad un moltiplicarsi di iniziative sul tema con il concorso di  bibliotecari, dell’ AIB, di associazioni locali, di scuole e dell”università. In particolare la centralità della lettura nella città di Aversa, in un territorio che, stando alle cronache e ai media in generale, è considerato “difficile”, è una importante scommessa e può essere la premessa per un riscatto del contesto territoriale specifico e per il consolidarsi di una crescita culturale non solo locale ma nazionale.

Rachele Arena

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