Il mini caucus dei delegati italiani presenti alla conferenza IFLA di Singapore

Sono stati diciotto i bibliotecari italiani che partecipavano alla Conferenza di Singapore e che si sono incontrati per un “mini caucus” riunitosi nei locali della Conferenza il 19 agosto 2013 e la sera dello stesso giorno per un aperitivo offerto dall’Ambasciatore italiano.
Lo scopo del “mini caucus” è stato quello di scambiare informazioni sulle attività di IFLA nelle diverse Sezioni in cui i delegati italiani sono presenti, come anche di riflettere sulle strategie dell’IFLA ed il loro possibile impatto sulla comunità professionale italiana.
Il gruppo dei delegati italiani, anche se piccolo di numero, è molto qualificato ed apprezzato da IFLA. Sono stati eletti Presidenti di Commissioni IFLA durante il Convegno di Singapore i delegati italiani: Raissa Teodori (Parliamentary Libraries), Leda Bultrini (Knowledge Management), Anna Maria Tammaro (Library Theory and Research). Sono
inoltre corrispondenti di IFLA Luisa Marquardt che partecipa al Joint IASL IFLA committee e Massimo Gentile Tedeschi già Presidente IAML e nominato delegato da IAML nella Commissione Cataloguing.
Le attività delle Sezioni IFLA contribuiscono con le loro attività ad una fase di grande cambiamento della professione, che è stata evidente durante il Convegno di Singapore, sia nella partecipazione alle Open Session della Conferenza che nelle Commissioni permanenti.
Per orientare il cambiamento, IFLA si è dotata negli anni più recenti di una Strategia ed ha effettuato nel 2013 un’analisi dei cambiamenti della società coinvolgendo esperti di diversa provenienza disciplinare. Il Convegno IFLA di Singapore sarà ricordato come la presentazione di questa analisi, chiamata Trend Report, che rappresenta una nuova fase delle attività della Federazione Internazionale, di cui si è parlato molto nelle Commissioni e nelle Sessioni della Conferenza. Il Trend Report è stato realizzato da esperti esterni al mondo delle biblioteche ed ha evidenziato cinque linee di tendenza:

  1. la rapida crescita delle tecnologie e come queste possano migliorare o limitare l’accesso all’informazione;
  2. l’espansione della formazione in linea e dell’impatto sulla democratizzazione e il riconoscimento formazione continua;
  3. ridefinizione della privacy e della sicurezza dei dati in un mondo di dati aperti e sofisticati meccanismi di monitoraggio e filtro di dati personali;
  4. comunità e minoranze che possono essere capaci di far sentire la loro voce nel Web, con maggiore trasparenza del settore pubblico e servizi concentrati sui cittadini;
  5. trasformazione dell’economia globale per l’ubiquità dei dispositivi mobili, le stampanti 3D, i traduttori ed altre tecnologie.

Qual è la collisione di queste tendenze con le biblioteche? e soprattutto quale nuovo ruolo le biblioteche possono assumere nella società? Le risposte saranno diverse, come diversi sono gli utenti delle biblioteche e i diversi contesti nazionali delle Associazioni bibliotecarie e delle Istituzioni che partecipano ad IFLA. IFLA ha incoraggiato tutti a visitare il sito del Trend Report ed ad inserire i propri commenti per consentire di coordinare il lavoro di orientamento e incoraggiamento che IFLA vuol fare per guidare le biblioteche in questo periodo di cambiamento. I bibliotecari italiani dovrebbero ad esempio aprire una loro pagina ed attivare la discussione su come il Trend Report possa essere adattato alla situazione delle biblioteche in Italia.
Il Comitato sugli Standard è l’altra iniziativa che è stata presentata a Singapore, in apparente contrasto con la prima iniziativa: se tutto cambia, abbiamo bisogno ancora degli standard? Gli Standard sono stati riconosciuti il valore di base dell’IFLA, sin dal suo inizio le attività basate sugli standard hanno contribuito all’importanza della Federazione. Gli Standard vengono intesi in maniera ampia e comprendono non solo gli standard bibliografici ma anche le linee guida e le buone pratiche che le Commissioni di IFLA producono ogni anno.
Nella discussione finale del “mini caucus”, i partecipanti hanno evidenziato le problematiche dei delegati, che pur essendo coinvolti in tutti i progetti delle Commissioni IFLA, sono isolati, per assurdo che questo possa sembrare, proprio dalla comunità italiana. Mancano dei canali di comunicazione ed il sito Web AIB IFLA non è ritenuto sufficiente per diffondere l’informazione ed inoltre ha avuto difficoltà di aggiornamento negli ultimi due anni.
La proposta finale del “mini caucus” è stata che AIB potrebbe aprire una Commissione Internazionalizzazione, con un’organizzazione che quindi potrebbe assicurare una maggiore
partecipazione della comunità bibliotecaria italiana in IFLA, non limitandosi alla diffusione delle notizie ma anche coinvolgendo tutti gli interessati a contribuire con esperienze, idee e suggerimenti alle attività delle Commissioni attraverso i delegati italiani. Questo è quello che già avviene normalmente per i delegati delle altre nazioni, per cui le Associazioni Professionali organizzano periodicamente riunioni per coordinare le attività dentro IFLA e facilitare l’internazionalizzazione di tutti i soci. Una Commissione Internazionalizzazione
darebbe un diverso supporto ai delegati italiani in IFLA che soon una “punta avanzata” ma senza un vero collegamento alla comunità professionale italiana.
Una Commissione Internazionalizzazione soprattutto stimolerebbe a seguire da vicino il dibattito internazionale, uscendo da un provincialismo che danneggia la biblioteconomia italiana.

annamaria.tammaro@unipr.it