La sezione AIB Puglia

Lo staff
Il gruppo trainante di AIB Puglia è oggi così composto: Waldemaro Morgese presidente, Luciano Carcereri vicepresidente, Lucia di Palo responsabile formazione, Maria Lucia Mongelli tesoriera, Filomena Tancredi segretaria, Loredana Gianfrate responsabile comunicazione, Daniela Raimondi (che ha sostituito Marianna Ciccolella, responsabile biblioteche scolastiche, eletta in prima istanza, causa problemi del tutto privati).
Questo il CER, ove sono rappresentate tutte le generazioni e pressoché tutte le esperienze istituzionali, pubbliche e private. Cui bisogna aggiungere Anna Cantatore e Margherita Rubino responsabili di 2 dei 4 gruppi di lavoro istituiti dalla Sezione (degli altri due sono responsabili le già indicate Tancredi e di Palo), la ventina di componenti dei gruppi di lavoro, i 4-5 iscritti ad AIB Puglia attivi nei vari organismi nazionali a cominciare dal CEN (di cui fa parte Maria Abenante): in tutto, quindi, una trentina di iscritti su un totale di oltre 200 fra soci persona e collettivi.
Il primo sforzo, quindi, è stato quello di ampliare il “gruppo dirigente-operativo”, ciò che abbiamo concretizzato
soprattutto istituendo i cennati 4 gruppi di lavoro su temi sensibili, i cui componenti sono stati individuati attraverso una call aperta e trasparente e confermati nella prima assemblea dei soci del 2011 (23 settembre). Il CER dopo la
prima riunione di insediamento (4 maggio 2011) ha molto lavorato, riunendosi altre 8 volte finora; le assemblee dei
soci sono state due, varie le riunioni plenarie dei gruppi di lavoro, ciascuno dei quali ha stilato uno specifico programma di attività.

Le opzioni programmatiche
Nella prima assemblea del 23 settembre 2011 sono state anche approvate, segnando una novità rispetto al passato, “linee programmatiche 2011-2014” della Sezione AIB Puglia, focalizzate in una decina di punti molto ben precisati, che sono le guide-lines su cui la Sezione sta lavorando. Queste opzioni, oltre a valorizzare la professione in tutti i risvolti (non solo professionali, ma anche relativi alla difesa del posto di lavoro) e a dislocarsi “senza se e senza ma” per una integrazione spinta fra biblioteche-musei-archivi, evidenziano una attenzione speciale per gli aspetti welfaristici delle
attività bibliotecarie, quindi per l’idea che la biblioteca è un servizio eminentemente sociale (pubblico o privato non interessa molto) che può e anzi deve accompagnare il cittadino dalla culla all’età anziana in tutte le forme gestionali e operative possibili, anche se molto innovative. A proposito dell’integrazione fra i presìdi bibliotecari, archivistici e museali, sono in corso riunioni congiunte per dare vita al MAB Puglia.

Alcune iniziative
La Puglia è una regione consistente (oltre 4 milioni di residenti) con una “rete” di biblioteche che l’ICCU ha censito a suo tempo in numero di circa 700. Proprio l’AIB Nazionale d’intesa con l’AIB Puglia, su incarico della Regione, sta procedendo in questi mesi ad un “ambizioso” e molto impegnativo lavoro di aggiornamento dell’anagrafe o meglio del profilo del sistema bibliotecario pugliese (che tende anche a rafforzare le potenzialità di “automonitoraggio gestionale”
delle biblioteche), attraverso la somministrazione sul campo di un questionario molto articolato le cui risultanze sono informatizzate. Così come sta fornendo, sempre su incarico della Regione, ai Poli SBN finora (faticosamente) costituitisi in Puglia il supporto formativo e di aggiornamento professionale degli operatori: ciò a dimostrazione che il rapporto della Sezione con le istituzioni pubbliche è significativo, pur nella consapevolezza (peraltro praticata) che l’AIB deve restare assolutamente autonoma dai poteri pubblici ed anzi esercitare il “diritto di critica”, ove e se necessario (cosa
chiarita anche nell’incontro ufficiale del 6 settembre 2011 con la valida assessora alle biblioteche della Regione Puglia Angela Barbanente). Questo “diritto di critica” lo abbiamo infatti esercitato (e per verità senza risparmio!) di fronte alle esternazioni poco virtuose del sindaco di Bari sulle biblioteche e in particolare su quelle di quartiere: anzi, da questo “scontro” a dir poco frontale la Sezione ha cercato di trarre anche il beneficio costruttivo di proporre formalmente alla Giunta Barese, in una apposita riunione (1 marzo 2012), vere e proprie “linee-guida per lo sviluppo del sistema bibliodocumentale a Bari” e di dialogare con la città (iniziativa pubblica del 6 marzo 2012 nella Liberia Laterza): se sono rose fioriranno, ma il contesto è molto duro oggi per le biblioteche e non vi sono maggioranze politiche che si distinguano granché.
Un “fiore all’occhiello” di AIB Puglia è senza dubbio l’intervento welfaristico per i “giovani nati”: infatti la Puglia ha avuto menzione speciale per il progetto “Nati per Leggere” al Salone Internazionale del Libro di Torino del 2011 e il 30 maggio 2011 ciò è stato “celebrato” a Bari in una conferenza stampa con il presidente della Regione Puglia, la nostra referente regionale Milena Tancredi, il “past-presidente” AIB Puglia Franco Mercurio, i bibliotecari e i pediatri, l’autore Gek Tessaro. Svolgiamo anche una consistente formazione per i bibliotecari (fra corsi fatti e da realizzare nel 2012 ne contiamo 8) e siamo riusciti anche a recare solidarietà alle biblioteche colpite dal terremoto in Emilia-Romagna (con i progetti “La Puglia legge in Emilia” e “Bibliotenda a Cavezzo”). Abbiamo dato vita ad un sito web intitolato “Vetrina delle
biblioteche pugliesi”, un luogo virtuale di incontro fra i bibliotecari sulle varie attività da essi svolte. Per la prima volta abbiamo voluto “celebrare” la giornata mondiale UNESCO del libro e del diritto d’autore, mettendo su insieme all’Università di Bari e all’Associazione degli Editori Pugliesi (APE) un convegno regionale articolato in 5 sessioni con oltre 20 relatori chiamati da tutta Italia, molto partecipato (“Biblìon” – 23 e 24 aprile 2012). Non abbiamo mancato di sostenere l’appello nazionale “La notte delle biblioteche”: la Sezione ha sviluppato un impegno molto intenso riuscendo a promuovere 3 assemblee aperte a Foggia, Bari e Brindisi, alcune delle quali hanno visto la partecipazione convinta di illustri personalità della cultura. AIB Puglia ha fatto anche molto altro: ad esempio si è subito schierata in modo attivo a fianco dei giovani bibliotecari esternalizzati della Biblioteca privata “Felice Chirò” di San Severo, a minaccia di chiusura, un esempio unico in Puglia di struttura bibliotecaria promossa da una Fondazione bancaria. Così come si è schierata attivamente a tutela della biblioteca ben funzionante del Quartiere “Carrassi” di Bari, che il sindaco in carica non mostra
alcuna volontà di voler salvaguardare in altra sede diversa da quella che ha dovuto abbandonare. La stessa difesa ha svolto anche nei confronti di singoli operatori in lotta per il rispetto della loro professionalità, sostenendo inoltre il
diritto dei bibliotecari della Biblioteca Nazionale di Bari di poter svolgere critiche costruttive alla loro istituzione. AIB
Puglia non si è sottratta addirittura, perché invitata sia pure non formalmente, a dare un contributo per porre nel
modo giusto le problematiche delle biblioteche in alcune iniziative meritevoli assunte da partiti politici e gruppi
consiliari: ad esempio allorchè essi hanno intrapreso un percorso di approfondimento (in atto) per dotare la Puglia di una legge regionale sulla promozione della lettura e del libro. Anche per la situazione difficilissima in cui sono venuti a trovarsi i bibliotecari scolastici AIB Puglia ha favorito la compilazione e sottoscrizione di un appello pubblico al Governo, in sintonia con l’iniziativa dell’AIB Nazionale. I mass-media ci hanno in qualche modo dato credito: il numero di articoli sulle testate pugliesi di contenuto bibliotecario è cresciuto molto e addirittura, dopo l’azione verso la Giunta Comunale Barese, il principale quotidiano pugliese (“La Gazzetta del Mezzogiorno”) ha dedicato alla situazione delle
biblioteche una inchiesta di ben 13 puntate!

morgese@aib.it