Bibliotecaria in Australia

Laura Chiaudrero e’ una bibliotecaria italiana che lavora in Australia in una biblioteca di un istituto pubblico professionale nello stato del Queensland. In una breve intervista cerchiamo di capire come svolge il suo lavoro e come funziona la professione nel paese dei canguri.

Durante la nostra chiacchierata ti ho chiesto di raccontarmi del tuo ruolo e della tua quotidianità, sia nei rapporti con i colleghi che con gli utenti.

Lavoro come Information Service Officer (or Library Technician) per l’organizzazione TAFE Queensland (https://tafeqld.edu.au/). Il TAFE (Technical and Further Education) e’ un’organizzazione parastatale dedita alla formazione professionale. TAFE Queensland vanta quasi 50 Campus sparsi per tutto lo Stato,  dai più piccoli ai più grandi, dalle zone più remote come Mt Isa al bellissimo campus di South Bank a Brisbane. 20 di questi campus hanno un biblioteca interna, dove lavorano circa sessanta persone, delle quali un terzo concentrato sulla Città di Brisbane. Le risorse disponibili nelle biblioteche sono principalmente  relative ai corsi erogati in quel campus o in quell’area. Vivo e lavoro in Sunshine Coast, un’area sulla costa a nord di Brisbane. Da poco più di due anni lavoro per TAFE Queensland appunto e nello specifico per TQLN TAFE Queensland Library Network (https://library.tafeqld.edu.au) tra i campus di Mooloolaba e Nambour. Gli utenti principali delle biblioteche del TAFE sono studenti e insegnanti che si rivolgono a noi per un supporto nel localizzare risorse, ricerche, aiuto con gli assessments e sempre maggiormente per un supporto tecnico. Gli anni del Covid hanno molto cambiato il modo di erogare lezioni ed i corsi online o misti sono in gran crescita. Spesso gli studenti non hanno mai utilizzato Zoom, oppure non hanno mai creato una presentazione in power point o chiedono aiuto per accedere ad un ebook, entrare in un database o resettare la loro password di accesso al Portale della Scuola. Accogliamo le classi ad inizio corso con un library tour, che l’insegnante prenota a sua discrezione, dove spieghiamo loro come accedere ai vari sistemi e come usare al meglio i servizi offerti dalla biblioteca. Come Library Staff visitiamo regolarmente il Sunshine Coast University Hospital la cui biblioteca e’ divisa tra il TAFE appunto e le due università che offrono la laurea infermieristica.   L’ospedale ha il suo staff all’interno della library che assiste principalmente il personale medico ed infermieristico oltre che gli studenti. Noi oltre a verificare la qualità e posizione delle nostre risorse siamo lì a sostegno degli insegnanti e degli studenti del TAFE. Il diploma in Nursing ad esempio richiede grande uso di database e risorse ed è molto rigido sulla reference. 

Quali sono i servizi e quali i più utilizzati, compresi gli strumenti che adottate per capire quali sono le esigenze dell’utenza.

Come anticipato nella precedente risposta, il supporto tecnologico al momento copre più della meta’ del mio lavoro. Gli aspetti sono svariati, così come i mezzi ma si tratta sempre di supportare l’utente e metterlo in condizioni di accedere ad un servizio offerto. Ci alterniamo in un servizio online centralizzato chiamato LIVE CHAT, dove chiunque puo’ accedere dal nostro sito web e chiedere supporto o informazioni relative alla biblioteca. In questo periodo di esami e chiusure corsi la richiesta maggiore consiste nell’aiuto per finire e consegnare gli assessment ed il controllo delle reference.  Gli utenti del TAFE Queensland variano da ragazzi di sedici anni che scelgono di studiare una materia tecnica durante gli ultimi anni di superiori a studenti che si specializzano in Design, Infermieristica o Meccanica o si preparano per l’università. Il pubblico non e’ vario quanto in una public library ma e’ comunque un range molto ampio sia nella richiesta di supporto sia nell’erogazione dello stesso. Analfabetismo, dislessia e numerosi altri aspetti possono influire in maniera importante nella relazione con l’utente e richiedono una buona dose di pazienza e l’amore per questo lavoro. E’ parte del nostro lavoro registrare tutto quello che facciamo, in modo da avere dati e statistiche che possano essere analizzati dal management. Lavoriamo a stretto contatto con gli insegnanti per capire le loro esigenze e come meglio supportare gli studenti, sia attraverso il PLC (Professional Learning Communities) riunioni aperte a tutti gli insegnati di una certa materia ed il Learning Librarian di quella materia, che attraverso il lavoro quotidiano sul campus di appartenenza. 

Quali sono i passaggi per esercitare questo lavoro in Australia, come gli enti pubblici e privati reclutano personale e in che modo ci si aggiorna (se è obbligatorio o meno e se si cosa occorre fare).

In Australia, ALIA Australian Library and Information Association  https://www.alia.org.au/ setta gli standard per il settore. Per lavorare in una biblioteca si dovrebbe possedere come minimo livello un certificate III in Library and Information Service dove si lavora come junior o personale che ha un’idea delle attivita’ di una biblioteca ma richiede supporto di persone più esperte per eseguire il lavoro. C’e’ poi il Certificato IV ed il Diploma in Library ed Information Service. Il Diploma qualifica come Library Technician or Information Service Officer. Questi sono tutti corsi professionali ed in Queensland esclusivamente erogati dal TAFE Queensland. Inoltre essendo quasi tutte le library in qualche modo legate al governo, non e’ possible accedere a questi lavori se non si ha la PR (Residenza Permanente) o la cittadinanza. Se si vuole diventare Librarian o Bibliotecari qualificati, si necessita di una laurea. Qui il primo step e’ il Bachelor in Information Service Study. Se si possiede una qualsiasi altra laurea, si puo’ considerare un Master in Library e si diventa comunque Librarian qualificati. Diverso è per gli insegnanti,  i teacher Librarian, sono insegnanti della scuola dell’obbligo (6/15 anni) che conseguono un master o una specializzazione in librarianship. Una persona che non ha una qualifica come insegnante non potrebbe rivestire questa posizione. Queste sono le regole stabilite da ALIA, ma ci sono molte persone che lavorano in biblioteca da anni e non hanno mai ottenuto una qualifica, come spesso le school libraries sono gestite da insegnanti che non hanno una formazione professionale in ambito bibliotecario. Ad oggi sempre più attenzione e’ rivolta al customer service ed alla tecnologia. Nel mio caso specifico, delle 60 persone che lavorano per TQLN un terzo sono bibliotecari qualificati, più di un terzo sono ISO Information Service Officer mentre alcuni sono in una posizione amministrativa chiamata Library Support Officer. Non sono tecnici ma amministrativi. Tutti gli enti pubblici qui investono molto in formazione chiamata Professional Development. Ogni anno ci sono corsi obbligatori e corsi a scelta a cui tutti devono partecipare. E’ parte del budget di ogni stato/governo/comune garantire una squadra preparata e efficiente. Questo non solo sull’aspetto tecnico, molti corsi al momento sono incentrati sull AI (chat Gbp and so on) ma anche su stereotipi, minoranze, una library aperta a tutti o come affrontare situazioni di crisi o pericolo (qui per esempio la natura e’ un po’ estrema quindi spesso si hanno paesi alluvionati o incendi molto grandi). Le biblioteche non si sostituiscono agli enti di soccorso, ma sono un punto di riferimento per i cittadini. La tendenza al momento e’ abbandonare la catalogazione e le parti più tecniche del mestiere ed essere sempre più al servizio dei cittadini. Molte (o quasi tutte le library pubbliche) offrono servizio di supporto per la tecnologia, a volte solo per anziani o solo per certi prodotti o più generici. Sono servizi gestiti dalle biblioteche ma svolti da volontari. Lo stesso vale per i percorsi di literacy o il supporto a persone anziane o case di cura, l’organizzazione e’ gestita dal personale delle biblioteche ma a consegnare i libri sono volontari. 

Non posso non sottoporti una domanda personale: perché e come hai iniziato questa professione?

Mi sono innamorata delle biblioteche in inghilterra. Ho vissuto lì quando avevo vent’anni, il mio inglese era poco o nullo e qualcuno mi consigliò la biblioteca di Brighton, dove vivevo. Era un posto sicuro, protetto, dove ci si sente meno soli e si può fare qualcosa o fare finta di farlo. Non esiste un posto come la biblioteca. L’anno successivo mi sono trasferita a Londra, in un quartiere piuttosto povero chiamato Peakaham ed il council aveva appena concluso la costruzione di una bellissima biblioteca futurista. Mi sembró una stranezza, ma la frequentai molto. Facevano incontri per praticare l’inglese, affittavano dvd (o forse videocassette?!), i ragazzi giocavano persino ai videogiochi. Insomma, presi in mano il mio primo libro per bambini in inglese. Il personale era particolarmente attento e tanti ragazzi passavano il tempo li invece che per la strada. Quando sono tornata in italia mi sono molto affezionata ad una biblioteca civica Alberto Geisser di Torino, rendendomi conto che molta accoglienza ed iniziative sono presenti anche in italia. Sono ormai dieci anni che vivo in Australia, ed anche qui ho usufruito molto delle biblioteche pubbliche. Il modello e’ molto simile a quello anglosassone ovviamente, i servizi offerti alla comunità sono vari e molti di questi ludici, ma questo permette alle strutture di essere molto frequentate. Dopo vent’anni in altri settori ho pensato valesse la pena provare ad iniziare una carriera in biblioteca, visto che mi piacciono così tanto. Mi sono inscritta al Diploma per diventare Library Technician. Non sapevo se il progetto sarebbe riuscito o se il lavoro in se mi sarebbe piaciuto, ho sempre svolto mansioni molto più commerciali nella mia vita lavorativa. A distanza di due anni posso dire che e’ stata una scelta premiante. Ho imparato molto, il lavoro mi da grandi soddisfazioni e spero di crescere in questo settore negli anni a venire.

Laura Chiaudrero Laura Chiaudrero, TAFE Queensland Australia – laurachiau[at]gmail.com

Intervista di Agnese Cargini, Associazione italiana biblioteche